Premier League, Mourinho: prima la carezza a Conte, poi la rimonta. Lo United batte il Chelsea 2-1

Mourinho: prima la carezza a Conte, poi la rimonta. Lo United batte il Chelsea 2-1

di Redazione Sport
Acerrimi nemici contro, e finisce con Mourinho che 'carezzà il vinto Conte. Al Teatro dei Sogni il Chelsea subisce la rimonta del Manchester United che certifica la crisi della squadra del tecnico italiano. Non demeritano i Blues, che costruiscono più occasioni da rete e mantengono un maggior possesso palla. Ma allo scadere prevale la maggiore praticità della squadra di José Mourinho, magnanimo al triplice fischio finale quando stringe la mano, e accarezza, il collega. C'era grande attesa alla vigilia su come si sarebbero salutati i due, protagonisti di un velenoso scambio di insulti qualche settimane fa. Sul prato dell'Old Trafford ha prevalso il fair-play e la tradizione che vuole gli allenatori della Premier League stringersi la mano prima e dopo la partita. Anzi, a dispetto dei botta e risposta al veleno che aveva infuocato la partita ben oltre il suo valore di classifica, i due 'odiabilì nemici sono stati perfino pescati dalle telecamere mentre a partita in corso parlottavano, in piedi di fronte alle rispettive panchine, e ridevano. Ma ora - come ammesso dallo stesso Conte - la corsa alla prossima Champions League del Chelsea si complica, e non poco. Il 2018 si conferma un anno nerissimo per i Blues, che fin qui hanno raccolto la miseria di otto punti sui 21 a disposizione. Un brusco rallentamento che è costato due posizioni in classifica: dopo la sconfitta odierna, complice la vittoria in extremis del Tottenham sul Crystal Palace, i campioni in carica sono scivolati al quinto posto, scavalcati dagli stessi Spurs che hanno rosicchiato sette punti ai cugini negli ultimi quattro turni. «Sapevamo che sarebbe stato difficile arrivare nei primi quattro posti. Oggi avremmo meritato di più, ma siamo qui a commentare un'altra sconfitta», le parole di Conte allo scadere. Non regala spettacolo ma incassa punti, viceversa, lo United che torna secondo, con sei lunghezze di vantaggio proprio sulla squadra di Conte. Il primo tempo è una partita a scacchi, che gli ospiti giocano meglio, fin da primi minuti, quando la deviazione sotto misura di Alvaro Morata sbatte sulla traversa.

A bordo campo, tra una protesta e un'indicazione tattica, prevale finalmente il buon senso, e tra i due tecnici c'è spazio anche per qualche parola e sorriso distensivo. Lo United si vede solo alla mezz'ora, ma Alexis Sanchez non trova né forza né precisione. Si gioca sotto-ritmo, ma è il Chelsea a trovare l'accelerazione che spezza l'equilibrio. Willian innesca un triangolo a campo aperto con Eden Hazard, prima di chiuderlo e battere David De Gea. Lo United appare frastornato e non trova la forza di reagire. Fino alla fiammata allo scadere della frazione: fraseggio di prima in un fazzoletto di campo tra Alexis Sanchez e Anthony Martial, la palla finisce a Romelu Lukaku che pareggia con il 13esimo gol personale in Premier. Nella ripresa le due squadre finiscono per annullarsi, prevale il tatticismo, anche se lo United alza finalmente il baricentro. Spettacolare il salvataggio di Thibaut Courtois sulla mezza rovesciata volante di Lukaku, ma nulla può il portiere belga quando a 15' dal termine Jesse Lingard, appena entrato dalla panchina, trova l'incornata vincente per il gol del sorpasso.
Che vale tre preziosissimi punti a Mourinho: «Abbiamo battuto una squadra fantastica, per questa ragione hanno vinto il campionato lo scorso anno e giocato benissimo contro il Barcellona. Il Chelsea è una squadra molto buona, ben organizzata, con il giusto spirito». Il dovuto onore delle armi agli sconfitti.

Ultimo aggiornamento: Domenica 25 Febbraio 2018, 23:23

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