Mou esonerato dal Chelsea, Guardiola via
dal Bayern: è già valzer di 'santoni' in panchina

Mou esonerato dal Chelsea, Guardiola via ​dal Bayern: è già valzer di 'santoni' in panchina

di Marco Zorzo
Bye bye José Mourinho. Abramovich l’ha cacciato dal Chelsea. Per la seconda volta. Allo Special One è stato fatale il “nemico” Claudio Ranieri, che col suo Leicester ha ridicolizzato i Blues.


Il tecnico portoghese ha portato il Chelsea vicino alla zona retrocessione, a quota 15, a -20 (nove ko in 16 giornate) dalla capolista Leicester. Ieri la risoluzione consensuale del contratto principesco (40 milioni!) che Mou avrebbe percepito fino al 2019.
La storia col patron Abramovich si è ripetuta a distanza di otto anni. Allora la separazione avvenne con la formula delle dimissioni. In ballo, comunque, ci sarebbe una buonuscita milionaria. Tutto questo a sei mesi dal titolo conquistato in Premier per lo Special One. Come traghettatore il favorito è Guus Hiddink fino al termine della stagione. Come seconda opzione si parla dello spagnolo Juande Ramos. Ma attenzione a Roberto Di Matteo, che al Chelsea ha vinto quella Champions che Mou non è riuscito a portare a Londra.

Nel frattempo il portoghese, in attesa di incassare l'assegnone di buonuscita, riceve via Twitter il saluto di Fabregas: «Grazie per tutto quello che hai fatto. Ti devo molto, ci mancherai». Un pensiero affettuoso anche dal suo ex presidente del triplete interista, Massimo Moratti: «Al Chelsea era tutto molto strano. Un tunnel da cui non si riusciva a vedere la luce. Mi dispiace molto per Mourinho». E il diretto interessato con amarezza ammette: «Ho dato tutto, a volte troppo. Sono stato troppo emozionale (?)». L'addio di Mou provocherà un effetto domino su tutte le panchine d'Europa. Uno tsunami che avrà come epicentro Monaco, dove ormai è scontato l'addio di Pep Guardiola. Il tecnico spagnolo finirà al Manchester City, dove avrebbe già un accordo quadriennale a 84 milioni di sterline. Ma Abramovich tenterà un super rilancio da 100 milioni di sterline per portarlo a Stanford Bridge.

Mentre in Baviera aspettano a braccia aperte Carletto Ancelotti. E il valzer delle panchine delle big d'Europa potrebbe coinvolgere Antonio Conte, destinato a finire la sua avventura da ct degli azzurri dopo gli Europei, e Max Allegri, che dopo due stagioni alla corte della Juve potrebbe cambiare aria. Per entrambi la panchina potrebbe essere quella del Real, ormai ai ferri corti con Rafa Benitez.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 18 Dicembre 2015, 10:34

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