Max Giusti: «La Roma di Mourinho sarebbe piaciuta al Marchese del Grillo» Intervista nello speciale di Leggo

Romano e romanista, comico, attore, presentatore, sceneggiatore, doppiatore e commediografo, artista e uomo di spettacolo a tutto tondo, parla per la prima volta della Roma e del suo amore per i colori giallorossi

Max Giusti: «La Roma di Mourinho sarebbe piaciuta al Marchese del Grillo» Intervista nello speciale di Leggo

di Daniele Molteni

«Faccio una premessa. Non ho mai parlato di calcio in pubblico perché non sono un tecnico e non ho mai ostentato il mio tifo. Questa è un po’ una prima volta». Max Giusti, romano e romanista, comico, attore, presentatore, sceneggiatore, doppiatore e commediografo, artista e uomo di spettacolo a tutto tondo, per Leggo rompe il tabù sulla Roma, che stasera gioca la semifinale d’andata di Europa League contro i tedeschi del Bayer Leverkusen.


Togliamoci subito il pensiero. Chi va in finale?
«Ho due risposte. Quella ufficiosa: la Roma è in grado di raggiungere la finale. Quella ufficiale: sicuramente vincerà il Bayer... ma non dite che sono scaramantico (ride,ndr)».

Questo articolo fa parte dell'inserto di Leggo su Roma-Bayer che verrà distribuito giovedì 11 maggio allo stadio Olimpico prima della partita delle ore 21


Tifa Roma per tradizione di famiglia?
«Assolutamente no. Per i miei genitori contava solo il lavoro, il calcio era un orpello. Nessuno ha scelto per me per chi tifare. Ho scelto io di amare la Roma per i valori che questa squadra rappresenta. Come mi ha detto Sebino Nela alla festa per i 40 anni dello scudetto del 1983 “alla Roma siamo diversi da tutti”. Ci riconosciamo nei valori di romanità e romanismo, che sono quelli di una squadra corretta che non ha mai usato scorciatoie per vincere».


Cosa le piace di questa Roma?
«La fierezza e il ritrovato orgoglio che la squadra ha trasmesso anche a noi tifosi. Sono entrato all’Olimpico da ragazzo la prima volta nell’anno dello scudetto di Falcao, Conti e Di Bartolomei e mi sono innamorato subito di questi colori.

Per 16 anni ho fatto l’abbonamento in Curva Sud. Poi ho un po’ mollato. Adesso però ci ritorno spesso allo stadio con i miei figli: Matteo, che ha 12 anni, e Caterina, 10. Pure loro sono grandi tifosi. E ho trovato un’atmosfera fantastica».


Merito di Mourinho?
«Mou è un grande motivatore e ha tanti meriti. Si è allontanata l’indifferenza dell’epoca Pallotta. Dalla vittoria contro il Leicester la Roma è rinata intorno ai suoi valori. Perché il calcio è una specie di magia e fa ritornare tutti bambini. Tornando a Mourinho, è come il comandante di una nave, se fossi un regista gli darei questo ruolo in un film. E con lui al comando, statene certi, non ci sarebbero ammutinamenti».


L’Olimpico sempre sold-out quando gioca la Roma è un fattore da sottolineare in Italia.
«Rappresenta lo spirito del tifo giallorosso. Io mi arrabbio solo se i giocatori in campo non danno tutto. Questa è la cosa importante, poi si può vincere o perdere. Anche perché ci sono partite ogni tre giorni, non si può pretendere che la squadra giochi sempre al 100 per cento».


Tra cinema, tv e teatro, dove possiamo vedere Max Giusti?
«Come attore protagonista in due film che usciranno a breve. In uno sono anche sceneggiatore. A teatro poi al Sistina di Roma da domani fino al 28 maggio con “Il Marchese del Grillo”.


Cosa direbbe il Marchese sulla partita di stasera?
«Andiamo a Budapest in finale perché noi siamo la Roma e voi non siete un c...o»


Ultimo aggiornamento: Giovedì 11 Maggio 2023, 09:00

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