Mancini sventola una bandiera biancoceleste con un ratto al termine di Roma-Lazio: cosa rischia e i precedenti

Il centrale ha deciso di festeggiare insieme ai suoi tifosi, poi ha chiesto scusa: «Non volevo offendere nessuno»

Mancini sventola una bandiera biancoceleste con un ratto al termine di Roma-Lazio: cosa rischia e i precedenti

La Roma vince contro la Lazio grazie al gol di testa di Mancini. Il difensore ha sbloccato la gara e siglato la rete della vittoria al 42', quando viene servito bene da Dybala su calcio d'angolo. Coordinazione perfetta e palla a rete per un successo importante per la classifica e per la corsa Champions League. Al termine della partita, i giocatori sono andati a esultare sotto la Curva Sud e tra questi c'era proprio il numero 23 che ha deciso di festeggiare la vittoria in un modo che non è passato inosservato. Una volta arrivato sotto i suoi tifosi ha preso una bandiera biancoceleste su cui è raffigurato un topo e l'ha sventolata.

I precedenti

Non è la prima volta che un giocatore esulta in un derby con una bandiera, o uno striscione che contiene uno sfottò o un insulto. Uno di questi è stato Massimo Ambrosini, che ha sfiorato l'incidente diplimatico con l'Inter. Nel corso della festa per la settima Champions League conquistata dal Milan, il difensore ha esposto uno striscione che gli era stato passato da un tifoso. Questo recitava: «Lo scudetto mettitelo nel c...».

Una frase che ha scatenato le polemiche dopo la vittoria del titolo dei nerazzurri. 

Cosa rischia Mancini

Mancini adesso potrebbe andare incontro a due strade: la prima vede la squalifica, la seconda invece una multa. Per quest'ultima c'è il precedente proprio di Ambrosini che era finito su tutte le prime pagine per quel gesto. Un errore di cui lui stesso si è pentito e ha pagato di tasca propria per giunta. Il difensore, infatti, era stato deferito e poi multato, con il Milan che ha dovuto chiedere scusa all'Inter per l'accaduto.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 8 Aprile 2024, 12:59

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