Lippi e la Champions: "Juve credici. Con Real,
Barça e Bayern la squadra può giocarsela"

Lippi e la Champions: "Juve credici. Con Real, Barça e Bayern la squadra può giocarsela"

di Marco Zorzo
MILANO - Mezzogiorno di fuoco a Nyon (diretta tv su Sky, Mediaset Premium e Italia 2): la Juve conoscerà il nome dell'avversaria che affronterà nella semifinale di Champions (andata 5-6 maggio, ritorno 12-13 maggio). E nell'urna pescherà comunque una grandissima: Real, Barça o Bayern che sia. Dodici anni dopo la Signora è tornata nel G4 d'Europa.



L'ultima volta c'era riuscito Marcello Lippi, con la finale persa ai rigori nel derby italico con il Milan all'Old Trafford di Manchester. C'è pure da ricordare che Lippi la Champions con la Juventus l'ha vinta nel 1996 all'Olimpico di Roma a spese dell'Ajax, battuta 4-2 ai rigori.



L'ex ct della Nazionale applaude la nuova impresa dei bianconeri: «La prima impressione è che la Juve ha completato definitivamente, o quasi, la sua crescita internazionale. E bisogna tornare indietro, all'era di Antonio Conte: i suoi tre anni, con altrettanti scudetti conquistati, hanno riportato la Signora ai vertici nazionali. E in qualche modo, riabituato la squadra a livello internazionale».



E di Max Allegri cosa dire? «Beh, ha fatto un ottimo lavoro, con 3-4 grandi prestazioni a livello europeo. Mi riferisco alle due con l'Atletico, con sconfitta immeritata al Calderon, e poi le due vittorie col Dortmund. E proprio contro il Borussia c'è stato il salto di qualità a livello mentale in Europa».

Poi anche una doverosa precisazione di Lippi in merito allo 0-0 di Montecarlo: «Allegri ha saputo gestire al meglio le difficoltà contro il Monaco, visto che aveva giocatori importanti non al meglio delle condizioni: mi riferisco a Tevez e Morata, nemmeno Pirlo era al top. E senza dimenticare che mancava Pogba. Non è stata una grande prestazione, però contava solo il risultato».



E adesso come la mettiamo? L'ex ct azzurro sorride: «Una vale l'altra, visto che Real, Barça e Bayern sono le tre squadre più forti del mondo». E come affrontarle? Lippi non ha dubbi: «La Juve dovrà avere una grandissima compattezza e una difesa eccezionale. A cominciare dal pressing che dovranno attuare gli attaccanti».



Insomma, la Juve si è finalmente seduta al tavolo da cento euro del grand restaurant Champions League. L'ultimo consiglio di Lippi è chiaro e limpido: «La squadra deve essere consapevole delle proprie qualità. E giocarsela fino all'ultimo respiro: la finale? È possibile». Capito, Allegri?
Ultimo aggiornamento: Venerdì 24 Aprile 2015, 14:08

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