Lazio, Pioli vuole vincere al debutto in casa.
Lotito: "Voglio rinnovare e mi attaccano"

Lazio, Pioli vuole vincere al debutto in casa. ​Lotito: "Voglio rinnovare e mi attaccano"

di Enrico Sarzanini
ROMA – Cancellare in fretta il brutto esordio a San Siro contro il Milan. La Lazio vuole ripartire domenica contro il Cesena all'Olimpico. Per questo ieri tecnico e squadra hanno pranzato insieme per compattare il gruppo. Poi l'incontro con i tifosi nei Lazio Style con un coro pressoch unanime: Abbiamo bisogno del sostegno della gente.



Così se per Mauri i sostenitori sono «il dodicesimo uomo in campo», secondo il tecnico Pioli la squadra «lavora solo ed esclusivamente per loro». Anche Keita, ormai un idolo per i tifosi biancocelesti, è sulla stessa linea di pensiero: «È bello tutto questo entusiasmo: siamo contenti dell'affetto e del supporto che ci danno. Tutto questo ci serve anche la domenica allo stadio».



Ma non sono tutte rose e fiori in casa Lazio. Pioli dovrà fare i conti con alcuni problemi. Su tutti, ma ormai è cosa nota, l'affaire Candreva, ieri intercettato a Cinecittà World: «Sono arrabbiato, sono ancora in attesa di una chiamata dalla Lazio» le uniche parole proferite dall'azzurro, scuro in volto. Candreva, in ogni caso, sarà regolarmente in campo domenica contro il Cesena.



Chi sarà costretto al forfait sarà Radu, che ha avuto un risentimento al polpaccio destro e ora rischia di dover stare fermo a lungo. Al suo posto ballottaggio tra Braafheid e Konko. Ancora in dubbio Marchetti: ieri per il portiere di nuovo allenamento con il preparatore Grigioni e dunque esordio stagionale quasi certamente rimandato con Berisha ancora titolare.



Ancora in ballo il modulo con cui Pioli farà il suo esordio all'Olimpico: il consueto 4-3-3 o il 4-2-3-1? A centrocampo dubbio Biglia-Ledesma, in avanti Klose-Djordjevic, quasi certo l'esordio di Gentiletti al fianco di De Vrij.



LOTITO: "VOGLIO IL RINNOVAMENTO E MI ATTACCANO" «Lotito lo sa perfettamente che ci sono momenti in cui la natura della persona deve mettere da parte quelle che sono le legittime possibilità che nessuno mette in dubbio». Anche il presidente del Coni Giovanni Malagò interviene sulla presenza, da qualcuno definita ingombrante, di Lotito in Nazionale e lo invita a farsi da parte: «Ci sono cose non scritte che secondo me è importante invece che vadano prese in considerazione».

Parole forti, che non hanno lasciato indifferente il presidente della Lazio che, ormai è diventata una consuetudine, ha subito prodotto uno dei suoi comunicati per rispondere al capo dello sport italiano e più in generale alle polemiche di queste giorni: «Le dietrologie non ci scalfiranno - spiega il patron biancoceleste - Gli attacchi ricevuti in questi giorni hanno raggiunto una sistematicità che travalica la fattispecie dell'evento, lasciandomi supporre che dietro alla campagna mediatica montata intorno alla mia presenza al fianco della Nazionale - presenza che peraltro ci tengo a ribadire, oltre ad essere prevista dal regolamento, non ha mai assunto un carattere invasivo o inopportuno, come già testimoniato più volte da diversi e autorevoli addetti ai lavori - vi sia un chiaro e gattopardesco tentativo di lasciar tutto così com'è». Dunque, nessun passo indietro da parte di Lotito che anzi rilancia e promette: «La testa è tutta protesa al rinnovamento del sistema calcio in Italia, attuando quanto prima quelle riforme e quei cambiamenti che ormai sono diventati urgenti e improcrastinabili. È proprio per questo che già domani (oggi, ndr) alla riunione del consiglio federale presenterò una prima serie di proposte».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 12 Settembre 2014, 10:02

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