Lazio, tensione Lotito-Sarri: sul mercato non c'è più feeling

Lazio, tensione Lotito-Sarri: sul mercato non c'è più feeling

di Enrico Sarzanini

Sarri nel giorno della sua presentazione era stato chiaro: Sarà un anno di transizione. Nessuno però si sarebbe mai immaginato che al giro di boa la Lazio avrebbe avuto otto punti in meno della stagione precedente. Troppi per una squadra per nulla stravolta e anzi rinforzata, seppur in parte, su indicazione dell'allenatore. Nulla è compromesso, l'Europa è ancora alla portata, ma le parole dell'allenatore biancoceleste (che ieri ha compiuto 63 anni) al termine della sconfitta contro l'Inter sono un campanello d'allarme: non solo ha chiesto alla società dei rinforzi ma è sembrato molto infastidito dalla storia dell'indice di liquidità che, ormai da anni, blocca il mercato della Lazio.
Meno di un mese fa era stato lo stesso allenatore a parlare di ambiente ideale nel quale lavorare, probabilmente in queste settimane a Formello deve essere successo qualcosa. A Sarri sarebbero state fatte delle promesse di mercato che almeno fino ad oggi sono rimaste tali: in un recente faccia a faccia con Lotito, infatti, avrebbe pianificato un paio di innesti (un difensore e un attaccante) già a gennaio per poi completare il mercato a giugno e la frase detta nella pancia del Meazza è la cartina di tornasole: Bisogna cominciare ad intervenire perché fare tutto in un mercato diventa complicato.
Acerbi stop un mese - In queste ore il patron Lotito rientrerà da Cortina ed incontrerà sia il tecnico Sarri che il diesse Tare: sul tavolo i rinnovi dello stesso allenatore e Luiz Felipe e le strategie di mercato che, alla luce delle notizie che arrivano da Formello, diventa ancora più importante: gli esami di controllo ai quali è stato sottoposto Acerbi hanno confermato la lesione di secondo grado alla coscia sinistra.

Per il difensore un mese di stop, obiettivo Fiorentina-Lazio del 6 febbraio.


Ultimo aggiornamento: Martedì 11 Gennaio 2022, 08:28

© RIPRODUZIONE RISERVATA