Mancini senza rete: «Italia, non ho nessun piano B. Andiamo ai Mondiali e li vinciamo»

Mancini senza rete: «Italia, non ho nessun piano B. Andiamo ai Mondiali e li vinciamo»

di Massimo Sarti

«Vogliamo andare al Mondiale per vincerlo». L'ottimismo di Roberto Mancini è incrollabile. Per la Nazionale azzurra sta arrivando il momento della verità. Giovedì a Palermo (tutto esaurito al Renzo Barbera con il 100% della capienza) la prima gara secca contro la Macedonia del Nord. Poi, in caso di successo, secondo match contro la vincente di Portogallo-Turchia (martedì prossimo ad Oporto o Konya): questo il programma mozzafiato dei maledetti play-off per andare in Qatar.
«Probabilmente non avremmo dovuto neppure esserci, purtroppo il calcio regala sempre delle sorprese. Ma ho fiducia, perché ho bravi giocatori e bravi professionisti che hanno saputo costruire dal niente la vittoria dell'Europeo formando una squadra straordinaria che ha meritato ampiamente. Dobbiamo ripartire da luglio», afferma il Mancio in conferenza a Coverciano. «Se penso allo scenario B? A quello ci pensano i media, io penso solo a quello A, siamo positivi». Si vuole tenere lontana l'ipotesi della seconda consecutiva mancata partecipazione ad un Mondiale, che sarebbe disastrosa per tutto il movimento.
Qualche guaio, però, questa Nazionale ce l'ha, soprattutto in difesa. Di Lorenzo è ko, sostituito tra i convocati dallo juventino De Sciglio. Chiellini è rientrato giocando domenica 45' contro la Salernitana: «Decideremo insieme se potrà giocare entrambe le partite, forse no», osserva Mancini, mentre di certo Bonucci «sarà valutato in previsione della seconda gara». Poi c'è Donnarumma, non nel proprio miglior momento psicologico, «ma Gigio è sempre meglio averlo con noi che contro», osserva il ct azzurro.
Contro la Macedonia del Nord la retroguardia potrebbe essere inedita.

Si scaldano i vari Florenzi, Mancini, Acerbi e Bastoni. A centrocampo Locatelli è ancora in isolamento per il Covid. Barella non appare al 100%, così come in avanti Insigne, «ma in Nazionale hanno sempre reso al meglio». Più in palla, almeno sulla carta, i vari Pellegrini, Berardi e Scamacca. Infine: «Perché Joao Pedro e non Balotelli? Perché è più duttile».


Ultimo aggiornamento: Martedì 22 Marzo 2022, 08:22

© RIPRODUZIONE RISERVATA