AVANTI TUTTA
La Roma, insomma, si adegua alle altre big. Anche perché il valore della Coppa Italia lievita per il dominio, da 7 anni e...mezzo, della Juve in campionato. Giallorossi, dunque ai quarti come i campioni d'Italia (che da 4 anni alzano pure questo trofeo), la Juve, il Napoli, l'Inter, la Lazio e il Milan. Sono le 5 squadre che precedono il gruppo di Di Francesco in classifica. Dove è obbligatoria la rimonta per prendersi almeno il 4° posto che garantisce la partecipazione anche alla prossima Champions. Nel girone di ritorno, dopo il misero raccolto in quello d'andata (30 punti), sarà fondamentale la continuità che al momento è certificata dal successo contro la Virtus Entella, il 3° di fila dopo i 2 in campionato di fine 2018.
GRUPPO ALLARGATO
Nel finale debutta anche Riccardi, classe 2001. La rosa, però, si arricchisce soprattutto per le giocate di Schick e le corse di Karsdorp.
In più c'è Lorenzo Pellegrini che si prende la scena pure da mediano. E' vero che la Virtus Entella è formazione di Lega Pro (per la verità, avrebbe meritato da regolamento il ripescaggio in B), ma Boscaglia è allenatore capace e nel 1° tempo, fino al raddoppio di marcano nel recupero, c'è equilibrio. Olsen, sul'1 a 0, è protagonista quanto Schick. La Roma ha assenze pesanti: Florenzi, Manolas, De Rossi, Nozonzi ed El Shaarawy. Nel riscaldamento si ferma pure Perotti e ad inizio partita Jesus. Sono 35 gli infortuni stagionali. La vittoria, comunque, è al sicuro già dopo 45 minuti. Bisogna, però, aspettare la ripresa per il decollo, aprendo le ali di Under (suo già l'assit per Schick dopo appena 22 secondi) e Kluivert (2 assist anche lui, per Schick e Pastore nella ripresa). Il 30 o il 31 gennaio, dunque, i quarti di finale in gara unica a Firenze (la Lega calcio ufficializzerà oggi la data) per continuare l'avventura: il trofeo, alzato già 9 volte, non è più finito nella bacheca di Trigoria dal 2008.
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Ultimo aggiornamento: Martedì 15 Gennaio 2019, 07:24
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