Chievo-Inter 1-1: l'intramontabile Pellissier beffa Spalletti nel recupero
Il pareggio del Bentegodi premia il coraggio dell’ultima in classifica e la leggerezza di un’Inter che si sta condannando a un possesso di palla la cui sterilità può diventare pericolosa. Quell’Inter che nel primo tempo di Verona è stata a tratti compassata, solo a tratti incisiva. Un paio di sciocchezze di de Vrij e Skriniar in impostazione, Brozovic disturbato dal pressing di Giaccherini, ma tutto sommato il giro-palla dalla propria. Si sa che il gioco pende soprattutto sulle fasce e buone cose nascevano sulla catena Vrsaljko-Politano. Frutto però di imbucate centrali, il gol di Perisic e le occasioni migliori. Meritato, il vantaggio di Perisic, fin lì in ombra, perché preceduto dalle occasioni capitate a Icardi (ghiotto tap-in calciato centrale) e Politano. Neo, il fatto di arrivare spesso al limite dell’area di rigore del Chievo e non calciare in porta.
Nella ripresa l’Inter ci ha provato con un po’ più di convinzione, ma la realtà è che non ha saputo chiuderla, sciupando tre occasioni con Icardi e Perisic. Il rallentamento della mediana – con Spalletti a togliere Nainggolan per Vecino – ha permesso poi al Chievo di uscire dal guscio, proponendosi bene con Pellissier e, sulla corsia di D’Ambrosio, con Depaoli. Una toppa ce l’aveva messa, Handanovic, su Pellissier. Troppo calibrato, tuttavia, il pallonetto del capitano clivense al 91’. Punizione anche giusta, per un’Inter che spesso fa 30 ma non 31.
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Ultimo aggiornamento: Sabato 22 Dicembre 2018, 23:51
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