Chelsea, stop alla vendita: scure su Abramovich, mercato bloccato (e allo stadio solo abbonati)

Chelsea, stop alla vendita: scure su Abramovich, mercato bloccato (e allo stadio solo abbonati)

di Marco Lobasso

E adesso per Roman Abramovich e il suo Chelsea campione del mondo si fa davvero dura, anzi drammatica. L'Inghilterra congela i beni dell'oligarca russo appassionato di calcio, compresa appunto la vendita del super club della Premier League che di fatto è la squadra più forte e vincente del mondo. Una doccia ancora più gelata di quelle dei giorni scorsi per il miliardario amico di Putin che, diretta conseguenza della guerra in Ucraina, aveva dovuto annunciare frettolosamente la vendita del suo Chelsea (ne è proprietario da 19 anni).

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Invece, da ieri ecco il nuovo e più duro blocco britannico: il club non si vende e in più il mercato è congelato (tra i fascicoli interessati, quelli dei giocatori in scadenza: in questo limbo Azpilicueta, Rudiger e Christensen); non solo, chiusi biglietterie e negozi del club. Stamford Bridge sarà disponibile solo per gli abbonati, e i negozi del club saranno chiusi. È fatta salva una licenza speciale per poter continuare a pagare gli stipendi e partecipare alle competizioni come ovviamente la Premier e la Champions dove il club è a un passo dai quarti di finale e campione uscente.

Insomma, un disastro totale.

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Durissima la nota del Governo britannico: «Le restrizioni sul congelamento dei beni si applicano anche a tutte le entità possedute o controllate da Roman Abramovich. Ciò significa che il Chelsea Football Club è ora soggetto anche al congelamento dei beni ai sensi delle sanzioni finanziarie del Regno Unito».


Prima dell'ultimo stop britannico, Abramovich aveva repentinamente dato mandato a una banca d'affari di New York per cercare acquirenti interessati al Chelsea per un affare del valore stimato in circa 3 miliardi di sterline. Da ieri l'oligarca è sottoposto a una sorta d'interdizione: non potrà tassativamente ricevere pagamenti o benefici dal club del quale è proprietario. Non solo, servirà un'altra deroga da parte del Governo britannico, perché la situazione sulla vendita del Chelsea si sblocchi; in ogni caso, il milionario russo non potrà comunque guadagnare nulla dall'eventuale cessione, se e quando sarà effettuata.


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Ultimo aggiornamento: Sabato 12 Marzo 2022, 13:42

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