Il Napoli cala il poker, vince la quarta partita su quattro in campionato e si porta a quota 11 in classifica. Vittoria sofferta, giunta in rimonta nel derby di Benevento, che proietta la squadra di Gattuso nelle zone alte, in attesa del ricorso per il match con la Juve. Due a uno, ma quanta fatica per avere ragione della squadra di Inzaghi, ordinata e generosa. Gattuso cambia poco rispetto alla sfida di giovedì con l'Az. Rientrano Manolas e Bakayoko, c'è anche Insigne che si sistema sul fronte sinistro dell'attacco. Davanti c'è Osimhen, con Lozano e Mertens a supporto. Tridente per il Benevento, anche se la squadra di Inzaghi parte piuttosto abbottonata. Lapadula è il centravanti, Roberto Insigne (alla prima da avversario contro il fratello Lorenzo) e Caprari le ali che spesso ripiegano a dare una mano ai centrocampisti. Sulla sinistra spinge molto Foulon, sulla destra Letizia è più guardingo. Ritmi soporiferi nei primi minuti. Il Napoli reclama un rigore per un contatto sospetto Foulon-Lozano in area, ma a passare è il Benevento al 30': errore di Lozano, contropiede immediato, Manolas chiude sul cross di Lapadula che la rimette al centro per Roberto Insigne, bravo a battere Meret da due passi. È lo schiaffo che scuote gli azzurri, protagonisti di un finale di primo tempo all'assalto. Ci provano Fabian col sinistro (alto), Insigne col destro (miracolo di Montipò), Lozano che costringe Caldirola a un incredibile auto-palo.
Ultimo aggiornamento: Domenica 25 Ottobre 2020, 20:08
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