Barcellona, ecco Luis Enrique: "Un sogno essere
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Barcellona, ecco Luis Enrique: "Un sogno essere qui, con Totti un rapporto stupendo"
BARCELLONA - Mamma mia che meraviglia! Allener il Bara, la squadra del mio cuore. Per i dirigenti del Barcellona sarebbe stato davvero difficile trovare pi entusiasmo di quello manifestato oggi dal neotecnico blaugrana, Luis Enrique, durante la conferenza stampa di presentazione. Sono contento di tornare a casa e felice di allenare Messi, il migliore al mondo, le prime parole pronunciate dal tecnico che ha preso il posto del 'Tata' Martino dopo l'ultima deludente stagione.





«È questo per me un giorno molto emozionante e speciale. Quando ho lasciato il Barça (nel 2011 per andare ad allenare la Roma, ndr), i dirigenti mi dissero che non sarei rimasto lontano da casa per lungo tempo e posso dire che hanno mantenuto la parola - la sua presentazione - e posso dire di avere attorno a me tutto ciò che può sperare un allenatore: la fiducia. Allenare la prima squadra era quello che ho desiderato da sempre e cercherò di ripagarla con l'impegno e il lavoro. Oggi pomeriggio - ha aggiunto l'ex Roma e Celta Vigo - cominceremo a decidere cose più o meno importanti che spero ci porteranno a fare una buona stagione. Come allenatore non vedo l'ora di sentire l'inno del Barça al Camp Nou e di cominciare a vincere». Grazie anche al fatto di avere in squadra un 'certo' Messi: «Sono entusiasta e felice di avere il miglior giocatore del mondo in squadra. È una cosa che non posso dimenticare e che mi motiva molto. Vedo che il club è sulla stessa linea - ha detto il neo allenatore riferendosi al recente rinnovo contrattuale della 'Pulce' - quindi è fantastico».







Dopo gli anni al Barcellona B, a Roma e a Vigo, Luis Enrique ha detto che non cambierà la sua filosofia: «Il mio gioco è quello di attaccare. Il Barcellona lo ha fatto sempre negli ultimi anni e il suo gioco ha fatto innamorare milioni di persone in tutto il mondo. Tutti avevano voglia di guardare una partita del Barca. Cercheremo di difenderci, ovvio ma continueremo a giocare all'attacco cercando di essere efficaci. Insomma, cercheremo di giocare un calcio attrattivo ed efficace, stando attenti anche a difendere». Una cosa è certa, «non fate confronti tra me e Guardiola, anche se so che ci saranno sempre».



Tra tanto entusiasmo, Luis Enrique non manca però di volgere uno sguardo al recente passato, con l'omaggio a Francesco Totti «con il quale - dice - ho avuto un rapporto speciale. Le voci sul mio rapporto col capitano mi perseguitano come con Tassotti (per via della famosa gomitata rifilatagli dall'ex azzurro ai Moindiali '94, ndr). Il giorno in cui annunciai che stavo lasciando la Roma - fa sapere l'ex tecnico giallorosso - uno dei pochi giocatori che era al mio addio è stato Francesco Totti. Con lui ho avuto un rapporto meraviglioso e anche con molti altri giocatori della Roma sono in. A prescindere da quello che si dice, la realtà è molto diversa. E con Francesco, il capitano, posso dire che ho un grande rapporto».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 21 Maggio 2014, 19:10

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