Volley, Italia-Francia semifinale dell'Europeo. Il ct transalpino Giani: «Sarà dura, ma vogliamo vincere»

Volley, Italia-Francia semifinale dell'Europeo. Il ct transalpino Giani: «Sarà dura, ma vogliamo vincere»

di Massimo Sarti

Andrea Giani fa parte della numerosa schiera di tecnici italiani della pallavolo sulla panchina (con successo) di Nazionali straniere. Il nome d'attualità è quello di Daniele Santarelli, recente vincitore con la Turchia della VNL e soprattutto dell'Europeo femminile, battendo l'Italia in semifinale. Al maschile il 53enne “Giangio” è dal 2022 il ct della Francia detentrice del titolo olimpico a Tokyo 2021, che affronterà gli azzurri stasera nella semifinale continentale (ore 21.15, diretta Rai2 e Sky), nella splendida cornice del grande Palazzo dello Sport di Roma all'Eur. Per Giani sarà un amarcord, avendo vestito 474 volte la maglia azzurra da giocatore della cosiddetta “generazione di fenomeni”. La stessa del ct dell'Italia Ferdinando De Giorgi.

Giani, ha visto il quarto Italia-Olanda, vinto dagli azzurri al tie-break?

«Certamente. Ho visto un'Italia che ancora una volta, in una partita difficile, ha mostrato determinazione ed attitudine da grande squadra, come è. Non a caso sono campioni europei e mondiali in carica, pur essendo molto giovani. Vogliono essere sempre vivi, continuare ad essere i primi».

Sarà Italia campione europea e mondiale contro Francia oro olimpico. Con il grande pubblico di Roma. Che semifinale si prospetta?

«Noi siamo cresciuti (3-0 a Bulgaria e Romania negli ottavi e nei quarti, ndr). Per fare partita equilibrata con l'Italia dovremo avere le stesse loro caratteristiche che dicevo in precedenza, anche se noi tecnicamente e “culturalmente” giochiamo in maniera diversa. In più noi siamo meno giovani: abbiamo più esperienza, ma meno aggressività, insita nella gioventù. Abbiamo voglia di confrontarci, anche se sarà difficile. Volevamo questa semifinale, in casa della squadra più forte. Quanto a Roma, ci sarà una cornice straordinaria. Per me giocare in Italia è sempre la cosa più bella e stimolante».

La Francia è ricca di giocatori che hanno militato o militano nella nostra Superlega: Ngapeth, Clevenot, Patry, Chinenyeze...

«Il campionato italiano ha visto passare se non tutti, molti tra i migliori giocatori del Mondo, compresi molti dei miei. Conoscono bene l'ambiente del volley italiano, ma questo non ti prepara a partite come questa semifinale, che è speciale».

C'è un giocatore dell'Italia che teme particolarmente?

«La squadra, e lo ha dimostrato con l'Olanda.

Ha valori eccezionali, è completa. Nella seconda parte del tie-break hanno fatto tutti difese pazzesche. Nella pallavolo in particolare, anche se hai un elemento straordinario, alla fine è la squadra che è decisiva. Poi ci sono comunque le individualità, i giocatori con maggiori responsabilità, questo è normale. Per esempio Giannelli: si vede che ha i compagni “in mano”».

Cosa le suscita la “sfida nella sfida” con Fefè De Giorgi?

«Abbiamo giocato insieme qualche anno (ride, ndr). Fefè mi ha tenuto a battesimo nel mio esordio in A2 con Sabaudia. Era il 1985, non avevo ancora compiuto 15 anni e lui palleggiava per Ugento. Siamo a ben oltre i 30 anni di conoscenza e di rapporto, quasi 40. Io però dico che gli allenatori possono costruire un percorso per una squadra, ma le partite le fanno e le vincono i giocatori. Gli allenatori sono importanti per programmare e preparare, ma la palla in mano ce l'hanno gli atleti».

Agli Europei lei è un po' la “bestia nera” dell'Italia. Nel 2015 sconfisse gli azzurri in semifinale alla guida della Slovenia. Nel 2017, come ct della Germania, li ribatté ai gironi. In entrambe le edizioni andò poi in finale...

«Sì, però poi non ho vinto... Ci ho perso però anche con l'Italia. Al di là di questo ogni partita ha una propria dinamica e difficilmente va del tutto come viene pensata durante la preparazione».

In mezzo a tanti doppi incarichi (club più Nazionale) lei è ora e sarà ct a tempo pieno della Francia, con obiettivo Giochi di Parigi 2024...

«Dopo due giorni che Modena aveva annunciato la non prosecuzione del nostro rapporto, la Federazione francese mi ha mandato la proposta di fare il ct full time. Ci ho pensato tre giorni e poi ho accettato. L'anno olimpico è molto importante: posso concentrarmi sulla squadra e sui giocatori, anche quando saranno nei campionati. I Giochi in casa? Sì, sarà un evento straordinario, ma quello che conta sono i Giochi Olimpici».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 14 Settembre 2023, 08:16
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