La romana Banti eletta migliore d'Italia: «Ho vinto tutto ed ora voglio i Giochi»

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di James Perugia
Ama il vento tra i capelli ed è la stella della vela italiana. Caterina Banti, romana nata al Flaminio, è reduce dall'annata perfetta. Insieme al collega Ruggero Tita ha vinto mondiale, campionato europeo e italiano nei Nacra 17, spettacolari catamarani olimpici. Ciliegina sulla torta, i due campioni si sono aggiudicati anche il premio Velista dell'anno Fiv, l'Oscar della vela italiana, per il secondo anno consecutivo.


Caterina Banti, se l'aspettava un dominio così netto?
«Sì, vista l'annata che avevamo fatto, ma un po' di suspence c'è sempre. L'emozione è stata forte ma questa è solo una tappa di un percorso che vogliamo concludere a Tokyo, alle Olimpiadi 2020». 
Come vi avvicinerete?
«Finora ci siamo allenati 3 mesi a Trapani e 3 a Cagliari. Facciamo una vita da vagabondi alla ricerca di condizioni meteo marine ottimali. Primo obiettivo gli Europei poi, dopo l'estate, via verso i Giochi». 
Com'è la vostra giornata tipo di allenamento?
«Sveglia alle 7, palestra, poi prepariamo l'imbarcazione per l'uscita e stiamo 4 ore in mare. Poi ancora palestra e a nanna alle 9.30. Ma passiamo tanto tempo anche a scegliere i materiali migliori per la barca».
Le vittorie di Tita-Banti hanno acceso i riflettori su uno sport non sempre in prima pagina?
«Lo spero, perché la vela è uno sport ricchissimo».
Che intende?
«Ti fa sentire libero. E poi non è solo uno sport fisico, ma anche tanto di testa. I bambini che lo praticano, ad esempio, si responsabilizzano moltissimo».
Nel poco tempo libero a disposizione cosa le piace fare invece?
«Anche quando sono a casa vado al mare, verso Maccarese. Oppure al lago di Bracciano, insomma la città mi sta un po' stretta...». 
Ma il segreto delle vittorie della coppia Tita-Banti qual è?
«Nessun segreto, lavoro duro e sacrifici, così si raggiungono i risultati».
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 11 Aprile 2019, 14:58
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