Sara Simeoni: «Elena Vallortigara, nuova stella italiana del salto in alto»

La medaglia a sorpresa dell'atleta, 30enne carabiniere di Schio

Sara Simeoni: «Elena Vallortigara, nuova stella italiana del salto in alto»

di Daniele Petroselli

Arriva dall’azzurra meno attesa la prima medaglia dell’Italia ai Mondiali di atletica leggera di Eugene, negli Usa. Elena Vallortigara, 30enne carabiniera di Schio, dopo anni di tentativi e sofferenza è riuscita a riscattarsi, centrando un clamoroso bronzo nella gara del salto in alto. Una progressione eccezionale quella dell’azzurra, che dopo il percorso netto nelle qualificazioni, ha continuato così anche in finale, raggiungendo i 2 metri al primo tentativo, senza sbagliare mai. Poi però il sogno si è fermato a 2,02, rimanendo dietro all’australiana Patterson e all’ucraina Mahuchikh. L’impresa di Elena ha esaltato l’oro olimpico di Mosca 1980 Sara Simeoni, la più grande saltatrice in alto di sempre in Italia. 


Si aspettava il bronzo mondiale di Elena Vallortigara?
«Sono sincera: sì. È stata veramente superlativa. C’è stata una gara di salto in alto di altissimo livello. Finalmente è arrivato un podio di ragazze che hanno superato i due metri. Sono contenta per Elena, se lo merita; ha dovuto superare tante vicissitudini. Ha dimostrato un carattere eccezionale. Non so chi avrebbe creduto a un riscatto così clamoroso. Lei ce l’ha fatta e sono davvero felice».


Un talento precoce quello dell’azzurra, ma che ha sofferto infortuni e cambi tecnici a non finire che l’hanno rallentata.
«Elena non si è fatta mancare niente in carriera, tra infortuni e problemi tecnici.

Conosco la Vallortigara fin da quando era bambina. Siamo rimasti tutti molto dispiaciuti quando dopo i 2,02 di qualche anno fa non riuscì più a riproporsi. Era rimasto l’amaro in bocca a me, figuriamoci cosa abbia passato lei. Con i problemi, poi, passava il tempo e l’età avanzava. A 30 anni, quando un’atleta sta bene, non ci sono problemi, ma per quello che ha passato lei è stato davvero un problema. Ora si è presa quella soddisfazione che merita».


Merito, quindi, di un carattere più forte di quanto si creda.
«Anche quando non riusciva a ottenere risultati, si vedeva benissimo che non era un problema solo tecnico ma che c’era qualcosa che mentalmente la bloccava. Adesso però si è liberata di queste catene psicologiche. Già dalla rincorsa ti accorgi che le cose vanno bene e lei si è ritrovata al posto giusto, nel momento giusto. E da quello che ha mostrato in finale ci ha fatto capire che non finirà di stupirci».


Sì, perché ad agosto è tempo di Europei ed Elena parte tra le favorite a questo punto.
«La stagione riserva ancora questo momento importante. Adesso che si è tolta questo peso, può anche permettersi di partecipare agli Europei con più leggerezza. Ha rotto il ghiaccio con questa medaglia, ora è lei che deve rendersi conto di essere più tranquilla. Delle volte quando si cerca a tutti i costi un risultato si commettono errori. Ora che lo ha ottenuto, Elena può essere più serena».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 21 Luglio 2022, 08:46
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