Ecco Suburra 2, obiettivo Campidoglio: «Il marcio si allarga alla politica»

Ecco Suburra 2, obiettivo Campidoglio: «Il marcio si allarga alla politica»

di Donatella Aragozzini
ROMA - Più azione e ancora più dinamiche, con un unico tema che lega tutti i personaggi: la sete di potere. Così potrebbe essere riassunta la seconda stagione di Suburra, la serie Netflix tratta dall’omonimo romanzo di Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini, prodotta da Cattleya e Bartlebyfilm in collaborazione con Rai Fiction.



Gli otto nuovi episodi, disponibili da domani in oltre 190 paesi del mondo, prendono il via tre mesi dopo l’epilogo della prima stagione: mancano quindici giorni alle elezioni del sindaco della Capitale e la battaglia tra criminalità organizzata, Vaticano e politici corrotti si fa ancora più intensa, con un interesse che non ruota più soltanto attorno ai terreni di Ostia ma punta ora alla conquista dell’intera città. Una sorta di Gomorra in salsa romana, insomma, anche se qui «non è una legge della giungla tout court – sottolinea Francesco Acquaroli, che veste i panni dello spietato Samurai, il “re di Roma” – qui la legge della giungla si deve adeguare a sistemi consolidati da secoli, la politica e la Chiesa».
In questo contesto, ritroviamo i protagonisti più maturi, più focalizzati su quello che vogliono davvero. A cominciare da Aureliano (Alessandro Borghi), la cui alleanza con Spadino (Giacomo Ferrara) e Lele (Eduardo Valdarnini) si fa ancora più salda, perché «ci rendiamo conto di aver bisogno l’uno dell’altro». E poi Sara Monaschi (Claudia Gerini), che «perde lo status di moglie e il suo ruolo in Vaticano ma ha altri progetti con una onlus che si occupa di migranti, un business che porta grandi guadagni, e si sporcherà le mani per raggiungere il suo scopo, con un complice vestito da uomo perbene. Il legame con la politica è il tema nuovo di questa stagione». E in questa seconda stagione, la presenza femminile si fa ancora più forte e centrale nella storia. La figura principe del politico è invece incarnata da Amedeo Cinaglia (Filippo Nigro), il candidato sindaco, che non ammette neanche a se stesso la propria corruzione.
Diretti da Andrea Molaioli e Piero Messina, gli otto episodi vedono l’ingresso di nuovi personaggi, come Nadia (Federica Sabatini), che sarà complice di Aureliano, la poliziotta Cristiana (Cristina Pelliccia) e infine Adriano (Jacopo Venturiero), “figlioccio” di Samurai. «Il valore aggiunto di questa stagione è che ci sono un milione di dinamiche – riassume Borghi – c’è meno plot e più persone. E molta più emotività»
Ultimo aggiornamento: Giovedì 21 Febbraio 2019, 08:28
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