Stipendi Rai, anche Bruno Vespa nel mirino dei tagli. Giro di valzer tra i conduttori

Stipendi Rai, anche Bruno Vespa nel mirino dei tagli. Giro di valzer tra i conduttori

di Marco Castoro
Non c'è soltanto il caso dei compensi di Fazio Fazio a tormentare i vertici Rai, ma sta sempre più lievitando un altro caso, quello di Bruno Vespa, vista la stagione a dir poco altalenante di Porta a Porta. Tanto per fare un esempio nella scorsa settimana - per ben due volte - il programma della seconda serata di Raiuno ha ottenuto un deludente 7% di share. Martedì scorso ha subito la presenza del Grande Fratello mentre al mercoledì non ha saputo approfittare del traino di Barcellona-Liverpool di Champions League.

La Lega ha annunciato ai quattro venti di voler tagliare i compensi più alti, tanto più se gli ascolti non sono stati degni degli investimenti. Quindi per Fazio (e anche per Vespa) all'orizzonte si prevedono sforbiciate agli ingaggi. Tuttavia in Rai non si sa ancora chi comandi tra il presidente Marcello Foa (che risponde a Salvini) e l'ad Fabrizio Salini, che spesso non viene neanche informato su conduzioni e palinsesti, tanto che è stato costretto a ribadire il principio che tutte le decisioni vanno concordate con lui. L'unico interlocutore con cui Salini scambia più parole è l'ex dg Luigi Gubitosi. L'asse Foa-Teresa De Santis potrebbe portare Amadeus a Sanremo, Lorella Cuccarini alla Vita in Diretta, Franco Di Mare alla vicedirezione di Rai1 (sostituito a Uno Mattina da Roberto Poletti, quest'ultimo da sempre stimato dalla Lega ed ex inviato di Mediaset). Inoltre al mattino ci sarà una nuova trasmissione (con Monica Setta?) al termine di Storie Italiane e prima della Prova del Cuoco, i due programmi che torneranno alla durata di due anni fa. Per l'estate dovrebbero trovare spazio Pierluigi Diaco e Lisa Marzoli.

Un altro caso riguarda il Tg1. Dopo la rissa tra i vertici, si guarda agli ascolti e alla forbice con il Tg5 che continua a ridursi (merito anche del forte traino di Paolo Bonolis prima e Gerry Scotti poi). Tra il direttore Giuseppe Carboni e la redazione il clima non è idilliaco. C'è chi preferisce tenersi nelle retrovie senza esporsi e chi si agita perché intravede possibilità di ascesa. Dopo che il sindaco di Andria, Nicola Giorgino - fratello di Francesco Giorgino conduttore del Tg1 - ha deciso di lasciare Forza Italia per sposare la causa della Lega, anche il giornalista sta tentando una manovra che lo dirotti su posizioni salviniane. Hai visto mai cercassero un direttore al Tg1 al posto di Carboni? A proposito di direttori del Tg1, l'ex Andrea Montanari potrebbe ottenere l'incarico dall'ad Salini come responsabile dell'Ufficio Studi e Ricerche, allo scopo di qualificare il servizio pubblico (come richiesto dal contratto di servizio stipulato con il Mise). Per quanto riguarda i corrispondenti sembra inevitabile lo scambio di sede tra Pechino e Stati Uniti. Giovanna Botteri andrà in Cina. Bisognerà vedere se Claudio Pagliara andrà a New York o se la Rai riuscirà ad aprire la nuova sede di Washinghton.

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Ultimo aggiornamento: Martedì 7 Maggio 2019, 11:45
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