Pomeriggio 5, Giovanni Ciacci contro Freccero: botta e risposta al vetriolo
di Emiliana Costa
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Giovanni Ciacci ricostruisce la vicenda: «Non sono stato condannato. Sono indagato per ricettazione, ho avuto il telefono sotto controllo per due anni. Tutto è iniziato una decina di anni fa. Lavoravo come stylist per uno sceneggiato della Rai con Massimo Ranieri e Mariangela Melato. All'epoca lavoravo anche per Gattinoni. La maison organizzò una mostra sulle dive della tv, patrocinata dalla Rai. In macchina con Mariangela Melato, portai uno dei suoi vestiti dello sceneggiato alla mostra. Dopo cinque anni mi hanno chiamato per dirmi che ero stato indagato. Mancava la bolla di accompagnamento del vestito. Può essere stata una mia dimenticanza. Ma anni di indagini per questo?».
E aggiunge: «Era un vestito rosso da 150 euro. L'abito è stato sequestrato mentre era alla mostra. Penso ai soldi dei contribuenti. Anni di indagini e di intercettazioni, per una bolla». E sulle scuse di Freccero: «Non si chiede scusa dopo che hai sparato. Freccero mi deve chiamare. Mi viene da piangere. Mi vogliono affondare perché me ne sono andato?».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 25 Settembre 2019, 21:29
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