Pomeriggio 5, Giovanni Ciacci contro Freccero: botta e risposta al vetriolo

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di Emiliana Costa
Pomeriggio 5, Giovanni Ciacci contro Freccero: «Mai stato condannato. Mi vuole colpire perché ho lasciato Detto Fatto». Botta e risposta al vetriolo oggi tra Giovanni Ciacci e Carlo Freccero, direttore di Rai2. In un'intervista sul Fatto Quotidiano, Freccero avrebbe detto che lo stylist sarebbe stato costretto a lasciare Detto Fatto per una condanna. Ma Barbara D'Urso afferma: «Il direttore di Rai2 si è scusato pubblicamente». In una nota, la rettifica di Carlo Freccero: «Si è trattato di un lapsus. Mi scuso. In realtà il procedimento è ancora in corso». Ma andiamo con ordine.

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Giovanni Ciacci ricostruisce la vicenda: «Non sono stato condannato. Sono indagato per ricettazione, ho avuto il telefono sotto controllo per due anni. Tutto è iniziato una decina di anni fa. Lavoravo come stylist per uno sceneggiato della Rai con Massimo Ranieri e Mariangela Melato. All'epoca lavoravo anche per Gattinoni. La maison organizzò una mostra sulle dive della tv, patrocinata dalla Rai. In macchina con Mariangela Melato, portai uno dei suoi vestiti dello sceneggiato alla mostra. Dopo cinque anni mi hanno chiamato per dirmi che ero stato indagato. Mancava la bolla di accompagnamento del vestito. Può essere stata una mia dimenticanza. Ma anni di indagini per questo?».



E aggiunge: «Era un vestito rosso da 150 euro. L'abito è stato sequestrato mentre era alla mostra. Penso ai soldi dei contribuenti. Anni di indagini e di intercettazioni, per una bolla». E sulle scuse di Freccero: «Non si chiede scusa dopo che hai sparato. Freccero mi deve chiamare. Mi viene da piangere. Mi vogliono affondare perché me ne sono andato?». 
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 25 Settembre 2019, 21:29
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