Rai, flop di ascolti e volti noti in fuga. Stop a Insegno: non condurrà L’Eredità

Tensione tra i vertici di Viale Mazzini

Rai, flop di ascolti e volti noti in fuga. Stop a Insegno: non condurrà L’Eredità

di Marco Castoro
La Rai è sotto assedio. Bombardata da più parti. Nel mirino ci sono: il calo degli ascolti, le scelte di programmi e conduttori decisi dalla nuova governance e l'esagerata visione politica dell'azienda, ribattezzata TeleMeloni, che ha finito per ridurre spazi all'opposizione (in passato sempre trattata con rispetto anche dai governi Berlusconi e Renzi). Ad accendere la miccia delle polemiche hanno cominciato Fabio Fabio e Bianca Berlinguer che sono andati via da Rai3 (anche per scelta propria, per guadagnare di più). Poi è stata la volta della fuga dei cosiddetti pensatori, Gramellini e Augias in primis. Il caso Saviano ha contribuito a inasprire la contesa.

Ma a finire sotto il tiro incrociato sono soprattutto Nunzia De Girolamo e Pino Insegno. Il talk "Avanti Popolo" sarebbe stato meglio se fosse andato su un'altra rete (e non su Rai3) e in un altro giorno. Sia per salvaguardare la conduttrice sia per non sopperire negli ascolti di un giorno complicato. Certo, dopo il caso chiacchierato di Corona (con tanto di compenso da sborsare all'ospite) le ultime due puntate di "Avanti Popolo" hanno sollevato un vespaio. Prima l'intervista ad Asia, la ragazza vittima di stupro, che - seppure sia stata trattata con cura dallo staff - in molti l'hanno vista come una «inaccettabile spettacolarizzazione». E più la De Girolamo prova a spiegare l’accaduto - «State spostando il bersaglio, il vero nemico da abbattere è lo stupratore, la cultura ancora maschilista di questo Paese», ha detto ieri - più si scrivono lettere e petizioni contro.

L'ultima puntata invece ha ottenuto solo l'1,8% di share in prima serata. Se il risultato dovesse ripetersi, "Avanti Popolo" sarebbe chiuso in anticipo, un po' come già accaduto a "Liberi Tutti" con Bianca Guaccero su Rai2.

Fiorello ha ridato gioia ai vertici di Viale Mazzini grazie al suo show e agli ascolti, al contrario di quanto accade per Pino Insegno. Il suo “Mercante in Fiera” non è decollato (quando si arriva al 2% si festeggia) e ora sarebbe fuori dalla conduzione de “L'Eredità”. Dopo l'accordo raggiunto con la casa produttrice Banijay Italia, la Rai avrebbe deciso di non affidare al conduttore il game show che ripartirà a gennaio. Chi sarà il conduttore del famoso programma verrà deciso nei prossimi giorni. In pole resta Flavio Insinna ma non è escluso un nuovo nome a sorpresa.

A proposito dei vertici, anche qui c'è un po' di maretta tra l’ad Roberto Sergio e il dg Giampaolo Rossi. Il ticket sembra si sia incrinato. Sergio è da sempre dirigente d’azienda mentre Rossi è l’uomo di fiducia della premier Meloni. Rossi non è diventato ad perché in questa consiliatura non era tecnicamente possibile. Il patto iniziale benedetto dal governo era Sergio ad fino al nuovo cda poi scambio di ruoli con il dg Rossi. Ma tra i due non c’è più una visione unica, o quantomeno si è appannata.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 17 Novembre 2023, 11:27
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