Floris, addio Rai, andrà a La7 per 4 milioni
in tre anni. "Giusto rimettersi in gioco"

Floris, addio Rai, andrà a La7 per 4 milioni in tre anni. "Giusto rimettersi in gioco"

di Valeria Arnaldi
ROMA - Ringrazio la Rai e Ballar, cui devo tutto. In una breve nota di saluto, ieri, Giovanni Floris ha detto addio a Ballar, dopo dodici anni di conduzione, e alla Rai. I segnali c'erano stati, pi o meno evidenti, le ipotesi su possibili trattative si erano rincorse nelle ultime ore, ma adesso la rottura ufficiale



Floris lascia. E prende. Se, infatti, la prima “voce” era stata quella di accordi in corso con Mediaset, prontamente smentita da Piersilvio Berlusconi, ora la tesi più accreditata è quella del passaggio a La7. Un'indiscrezione con cifre precise, che parla di un contratto da quattro milioni di euro per tre anni. Numeri che valgono bene un addio secondo molti, visto che la notizia già corre come “certa”.



A sollevare il dubbio è stato solo il direttore del tg di La7 appunto Enrico Mentana, che ha specificato che gli accordi non sono chiusi. “Rimettersi in gioco è salutare”, ha aggiunto Floris al suo saluto. Farà bene al portafogli - se le cifre saranno confermate saranno più del doppio del compenso offerto dalla tv di Stato, pari a 1,8 milioni – e forse all'immagine. Sulle “cifre” Rai, in fondo, Floris si era già espresso nell'ultima intervista a Matteo Renzi, cui in diretta aveva chiesto conto del taglio di 150 milioni di euro alla Rai annunciato dal governo. «Caro Floris, mi dispiace ma tocca anche voi», aveva risposto il premier. Immediata la risposta del conduttore: «Molto volentieri». O forse no.



Tra i motivi di scontro con l'emittente tv, per cui lavorava dal 1996, anche la possibilità di estendere l'orario della trasmissione fino a mezzanotte e di avere una fascia in prima serata, tra le 20 e le 21. Impegni per i quali avrebbe chiesto, appunto, un sensibile aumento. Michele Anzaldi, segretario Commissione di Vigilanza Rai definisce la vicenda «una maldestra trattativa gestita in maniera decisamente discutibile dall'azienda» e chiede chiarimenti ai vertici. E chiarezza chiede pure l'Usigrai. «La vicenda – secondo Antonio Verro, consigliere di amministrazione Rai - risponde a logiche di mercato che la Rai ha fatto bene a non seguire». Definita la rottura, è già partito il toto-conduttore. Ballarò, infatti, ripartirà a settembre sempre sulla Rai. Tra i nomi più quotati per prendere il posto di Floris, quello di Gerardo Greco, ora ad Agorà.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 4 Luglio 2014, 09:36
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