Franco e Andrea Antonello parlano dell'autismo a Le Iene: «Anni bui e disperazione. Poi, abbiamo capito come guardare al futuro»

Papà e figlio hanno tenuto un monologo in occasione della Giornata mondiale per la consapevolezza sull'autismo

Franco e Andrea Antonello parlano dell'autismo a Le Iene: «Anni bui e disperazione. Poi, abbiamo capito come guardare al futuro»

di Redazione web

Franco e Andrea Antonello sono stati ospiti dell'ultima puntata de Le Iene dove hanno tenuto il loro monologo sull'autismo, proprio nella Giornata mondiale per la consapevolezza sull'autismo. Papà e figlio, con il loro discorso pieno di coraggio e positività, hanno fatto commuovere il pubblico in studio e a casa che, dal 2010, segue le loro avventure sui social e in televisione. Franco e Andrea vorrebbero far capire a chi è ancora scettico a proposito che la diversità può essere un valore aggiunto e non un malus da combattere o evitare in qualsiasi modo. Al termine del loro monologo, i due hanno pubblicato un simpatico scatto dietro alle quinte insieme alla "iena" Max Angioni. 

Il monologo di Franco e Andrea

«Ciao Andrea! Vogliamo mandare un saluto a tutti?». Inizia papà Franco Antonello che, poi, con un sorriso e abbracciando il figlio continua il suo monologo: «Ero in un periodo della mia vita in cui sentivo di avere tutto: amore, lavoro e amicizia. Quando per Andrea è arrivato un biglietto di sola andata, insieme all'autismo. Un terremoto destinato a durare tutta la vita.

Andrea mi ha cambiato le serrature delle porte, mi ha portato su un altro mondo. Ci sono stati anni bui, visite mediche, diagnosi, dubbi, disperazione. Poi ho capito che dovevo dedicare il mio futuro a trovare per Andrea quella vita che non poteva avere da solo. Così, è arrivata la reazione. Per i ragazzi come Andrea tutto deve essere regolare, prevedibile... Ma io ho deciso di fare il contrario. Siamo saliti in sella e abbiamo attraversato in moto tre Americhe, incontrando persone, scoprendo culture e abbracciando sciamani. Io, forse, sono diventato un po' autistico come lui, ma per lui, da lì, è partita la riscossa. La consapevolezza di poter finalmente fare qualcosa». 

Le parole di Franco Antonello

Infine, Franco Antonello conclude dicendo: «Quel viaggio è diventato un libro, è diventato un film e un'impresa sociale che oggi ci permette di aiutare oltre 4000 ragazzi. Quando ti arriva una batosta è normale lasciarsi abbattere ma, poi, devi rimboccarti le maniche e sorridere sempre. Noi lo abbiamo fatto, vero Andre? Lo abbiamo fatto e oggi Andrea non solo vive una vita quasi normale ma aiuta tanti altri ragazzi a provare a fare lo stesso. Venite a vedere cosa stiamo facendo con "I bambini delle fate"». 


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 3 Aprile 2024, 09:37
© RIPRODUZIONE RISERVATA