Grey's Anatomy, Justin Chambers: "Il dottor Karev forse si sposa. Da giovane volevo fare il dentista"

Grey's Anatomy, Justin Chambers: "Il dottor Karev forse si sposa. Da giovane volevo fare il dentista"

di Alessandra De Tommasi
La famiglia torna a essere il cuore di Grey's Anatomy che nella stagione 11 (stasera su Fox Life) punta tutto sui sentimenti con guest star come Geena Davis. Al Monte-Carlo Tv Festival lo svela Justin Chambers, interprete di Alex Karev, che ha messo la testa a posto e non è più il dottor Lucifero di un tempo.





Dopo l'addio di Sandra Oh ha pensato di andarsene anche lei?

«Io ho una famiglia da mantenere e una mentalità da impiegato, a mio agio con ordine e disciplina. Cerco la routine e non ci ho pensato due volte a firmare il rinnovo del contratto: la serie mi ha regalato la stabilità familiare. La situazione di Sandra è diversa».



Anche il suo dottore cerca un equilibrio sentimentale?

«Jo è quella giusta, l'amore della sua vita. E gli fa bene: ha un passato simile al suo, lo completa e chissà che non si parli presto di nozze».



Lei si è sposato a 23 anni e ha 5 figli…

«Ero giovanissimo ma volevo intraprendere il viaggio del matrimonio con Keisha, una donna che affrontava la vita col mio stesso humor. Mia moglie è fondamentale per me: si prende cura della famiglia».



Ha sempre pensato di fare l'attore?

«No, a un certo punto pensavo di voler fare il dentista come il fidanzato di mia sorella, ma ero una frana in matematica. In metro a Parigi un agente mi ha fermato convincendomi a fare il modello. Mi sono trasferito a New York e ho iniziato con la recitazione».



Pensa mai alla regia?

«Non fa per me, mi sembrerebbe di dirigere il traffico. Kevin McKidd (Owen Hunt nella serie, ndr), invece, se l'è cavata alla grande».



E al dopo Grey?

«Vorrei viaggiare per il mondo con mia moglie: ne stiamo già parlando. Intanto prendo lezioni di recitazione per non adagiarmi sugli allori».



Girare una serie ospedaliera rende ipocondriaci?

«No, ma mi capita di pensare di più alla morte e alle persone che ho perso».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 27 Ottobre 2014, 11:53
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