“La pandemia? Non sono mai stato fermo sui social, ma certo l’assenza del palcoscenico mi stava facendo impazzire”. Giovanni Vernia è sincero perché “quella di far ridere la gente è una mia esigenza sin da quando sono bambino. Amici, famigliari, perfino i colleghi quando lavoravo in una grande multinazionale prima di diventare comico: tutti mi chiedevano di fare lo scemo, e a me liberare quel Mister Hyde folle piaceva un sacco”. Ecco perché l’attore nato a Genova, vissuto a Milano, ora residente a Roma (“per amore di mia moglie”) ha gli occhi chiari che brillano ancor di più: il suo show “Vernia o non Vernia” è atteso al Teatro Manzoni il 18 e 19 novembre, dopodiché si muoverà per l’Italia fino a maggio. “Recitare per me è puro antistress”, spiega Vernia che sul palco porta racconti autobiografici e “tutti i Non Vernia che si agitano dentro di me”. Accanto al teatro, poi, torna la tv: nell’attesa celebrazione di Zelig su canale 5 (dal 18 novembre su Canale 5, Claudio Bisio e Vanessa Incontrada alla conduzione) non mancherà la maschera di Jonny Groove, discotecaro ottuso ma simpatico: “Per sette anni l’ho tenuto nel cassetto, – spiega il comico - non volevo diventare schiavo del personaggio, chi mi viene a vedere in teatro conosce tutte le mie altre sfumature.
Ultimo aggiornamento: Martedì 16 Novembre 2021, 08:13
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