Mattia Briga su Leggo: «La notte giovane di Buenos Aires»

Mattia Briga su Leggo: «La notte giovane di Buenos Aires»

La noche es Joven - Horacio Guarany
Scendo di casa nel Barrio La Boca, attraverso la strada e entro in una pasticceria per prendere la colazione a tutti. La famiglia che la gestisce è di origini liguri, ci hanno preso in simpatia e per ogni cosa che pago, loro me ne regalano quattro. C'è il mercato di San Telmo oggi, una fiera immensa, grande come una provincia. Vorrei provare a contrattare il prezzo di uno di quei tappeti da gaucho delle Pampas. Si vende di tutto : dai poster di Maradona, ai vasi di Mate in cuoio, dai vinili di Carlos Gardel agli stand di Asado con salsa chimichurri. Ci sediamo nella parte al chiuso, ordiniamo una Quilmes e una Milanesa a la Napolitana.
«Ma che è?»
«È una cotoletta impanata con sopra mozzarella fusa e sugo di pomodoro».
«Vabbè, pensavo peggio».
Buonissima, comunque.

Intorno a noi, insegne del Fernet Branca in ogni luogo. Liquore italianissimo, ma in Argentina è uno status-symbol. Qui lo si beve mischiato alla Coca-Cola, qualcuno lo chiama Fernandito. Mandiamo giù. Stasera abbiamo una grigliata ad Avellaneda, a La Parrilla El Tano. Il quartiere dicono non sia il massimo dell'ospitalità. Vabbè noi mangiamo e ci facciamo i cavoli nostri, che ci frega. Ma sì, Boludo. Siamo a Buenos Aires.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 13 Novembre 2020, 19:11
© RIPRODUZIONE RISERVATA