Lo zio di un mio caro amico aveva in gestione il bar del Gran Teatro di Roma.
Noi eravamo una comitiva di diciottenni col sogno dell'indipendenza e la smania di avere qualche soldo in tasca.
Edoardo ci chiamò tutti a raccolta e così cominciammo a lavorare ogni weekend. Il teatro era composto da un grande ingresso sulla cui prosecuzione si estendeva un androne circolare: sul lato sinistro il bar, sulla destra la zona caffè e uscendo da una porticina laterale che dava sull'esterno si giungeva al magazzino rifornimenti.
Tra le varie specifiche mansioni, una delle più ambite era quella del bibitaro.
Entravi in sala poco prima dell'intervallo con la tua cesta di bevande e patatine da vendere al pubblico, ti godevi un pezzetto dello spettacolo e in tre tempi da 10 minuti ti eri sbolognato la giornata di lavoro.
Alla prima di Gigi Proietti in Di Nuovo Buonasera io ero di turno in magazzino. Arrivai in segreto nel pomeriggio e preparai tutti i rifornimenti.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 6 Novembre 2020, 18:40
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