Jack Savoretti live in Italia:
il futuro del rock'n'roll è qui
di Stefano Prestisimone
“Written in Scars” è un viaggio piacevolissimo del suono rock di Savoretti, che racconta storie semplici, a volte in modo nostalgico e introspettivo, ma sempre con un occhio al mercato discografico, vista l’immediatezza della sua proposta che non per questo risulta banale. Anzi. Per una volta la commerciabilità non è un difetto perché Savoretti ha gran talento e il risultato è una miscela con gli ingredienti nella giusta quantità e misura. Un percorso preciso come un cerchio che si apre sulle note malinconiche del brano “Bakt to me”, uno dei migliori del disco, con una ritmica contagiosa a sostenerlo, per arrivare a “Fight ‘till the end”, il brano di chiusura o come dice Jack Savoretti stesso: “il lucchetto che chiude la scatola e raccoglie la summa di tutto ciò che ho voluto raccontare nel disco”.
Tra i brani il cantautore italo-inglese ha voluto inserire una sua interpretazione di “Nobody ‘cept you”, brano poco conosciuto di Bob Dylan. Gli undici brani del disco segnano sicuramente uno dei punti più alti della carriera di Jack Savoretti che aveva però già dato negli anni scorsi ampia dimostrazione di qualità. I presupposti sono chiari: ritmiche contagiose e arrangiamenti curati nei minimi dettagli. E in primo piano c’è la simbiosi tra la chitarra acustica e la voce ruvida, di magnifica grana grossa di Jack Savoretti. Consigliatissimo.
Ultimo aggiornamento: Domenica 26 Aprile 2015, 10:28
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