Paola Turci: due live a Milano e Roma che anticipano il tour autunnale "Viva da morire"

Paola Turci in concerto a Roma e Milano: «Saranno due viaggi emozionali»

di Massimiliano Leva
«Suonare dal vivo è un po’ come condividere una parte di vita», dice lei. «Ho un’idea istintiva dell’arte. Per capirci, se fossi un’attrice, preferirei il teatro al cinema: perché tutto è più immediato e il dare e sentire tra placo e pubblico è qualcosa di fondamentale». 

Paola Turci arriva dal vivo per due grandi anteprime di quello che sarà poi il suo vero tour in autunno: stasera a Milano, teatro Degli Arcimboldi, e il 20 maggio a Roma, Auditorium Parco della Musica. Due teaser, come li definisce lei. L’occasione per portare dal vivo le canzoni del suo disco più recente intitolato Viva da morire, quindicesimo album di carriera, uscito dopo la partecipazione all’ultimo Festival di Sanremo. 

Turci, 31 anni di carriera e 15 album: quanto contano i numeri per lei?
«È un pensiero che non mi tocca quando penso ai dischi che ho fatto. Magari conto gli anni che passano, ma non quelli che riguardano il mio lavoro».

Però, dopo così tanti anni, ha recentemente ammesso di aver trovato un’energia nuova
«Vivo sempre con i miei dubbi, le mie incertezze, però sto meglio di prima. Lo dice anche il titolo del mio nuovo disco, a testimonianza di un percorso che ho fatto su di me».
Crede in Dio?

«Una rinascita passa che dalla fede. Vale anche per me, anche se non per tutto. Ma da credente ora, a modo mio, sento e penso cose a cui prima non credevo».

Ha spesso badato al parere degli altri?
«Moltissimo, anche se meno artisticamente. In qualche modo ne ho bisogno. Il giudizio degli altri mi aiuta, pur scegliendo alla fine quello che sento più forte dentro di me».

Roma o Milano?
«Una scelta difficile. Ho vissuto per anni a Milano, dove tuttora vive mia sorella, e sono nata a Roma. Di Milano mi sono innamorata la prima volta che l’ho vista. Ma mai sono riuscita a dimenticare Roma e la sua grande bellezza».

Preferenze tra i due primi cittadini?
«Non mi esprimo politicamente. Diciamo che a Milano il sindaco Sala è venuto ad ascoltarmi dal vivo, a Roma ancora non è successo».

Cosa vedremo e cosa ascolteremo in queste due anteprime dal vivo?
«Ho creato due serate sulle sonorità del mio ultimo disco. Non ci saranno ospiti per ora sul palco. Suonerò una parentesi anche acustica, con una scaletta che comprenderà anche i miei primi dischi. Mi piace pensare che sarà come un viaggio, un lungo viaggio emozionale».
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 13 Maggio 2019, 14:14
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