Linus torna su Cecchetto: «È frustrato. Io l'ho sempre ringraziato, lui mi ha sempre denigrato. Ecco perché è un fesso»

Continua il botta e risposta tra Claudio Cecchetto e Linus. Quest'ultimo ha risposto con una lettera al Corriere della sera

Linus torna su Cecchetto: «È frustrato. Io l'ho sempre ringraziato, lui mi ha sempre denigrato. Ecco perché è un fesso»

di Dajana Mrruku

Negli ultimi giorni lo scambio di frecciatine e attacchi tra Linus e Claudio Cecchetto ha fatto discutere molto. Tutto è partito dal commento dello speaker e direttore artistico (e responsabile) di Radio Deejay sul documentario andato in onda in Rai sul fondatore della sua radio Cecchetto. La sua opinione? «Poco interessante». Ha poi criticato il basso share di "People from Cecchetto" e ha definito Cecchetto un «fesso».

A difesa di Cecchetto senior è intervenuto Cecchetto Junior (Jody) che ha ricordato con un video su Instagram ciò che il papà ha fatto per Radio Deejay, il lavoro di molti anni e il sacrificio che hanno portato a quello che è oggi. Poi la risposta di Cecchetto dove attacca ulteriorimente Linus ricordandogli che è stato lui ad assumerlo e che quindi dovrebbe essergli grato. Adesso tocca a Linus stesso rispondere con una lunga lettera al Corriere della Sera, lo stesso quotidiano a cui si era affidato anche Cecchetto. 

La risposta di Linus 

«Ho lavorato con Claudio Cecchetto per dieci anni, lui era il boss, io un ragazzino. A lui devo tutto il mio successo, e l’ho scritto e dichiarato in ogni occasione. Su ogni libro che ho scritto e in ogni intervista che mi hanno fatto, controllate pure. Ma i ragazzini crescono e i boss invecchiano, è la vita, e spesso non dipende dall’età…Prima precisazione: nel ’94, quando lui decise di ricattare il Gruppo a cui quattro anni prima aveva venduto la radio («ridatemela o me ne vado» disse; «ok, vattene» gli risposero) io ero un signor nessuno. Solo dopo la sua uscita il Gruppo, che di radio sapeva meno di zero, chiese ad Albertino (che allora era l’ago della bilancia) di portare avanti la radio e a me di dargli una mano. Io accettai, con molta incoscienza, e il resto è storia. Certo, non ci siamo mai stati simpatici. Certo, capisco la frustrazione per aver visto la radio che lui aveva fondato e poi buttato non solo non affondare ma continuare a viaggiare a gonfie vele. Da trent’anni poi! Dev’essere terribile! Ma, mi chiedo, è colpa mia?», ha scritto Linus in una lunga lettera al Corriere dove ha voluto precisare alcune cose, tra cui anche l'appellativo «fesso» con cui ha chiamato Claudio Cecchetto.

La difesa: «Ha evitato di nominarmi nel documentario»

«E veniamo alla pietra dello scandalo, il «fesso»: caro Jody, nel video che hai pubblicato si sente me ironizzare sul flop del programma e Nicola darmi del fesso. E io che rispondo “no, fesso quello”. Secondo te, come avrei dovuto definire chi fa una puntata celebrativa sui "nostri anni" e con cura certosina e scientificamente meschina evita per tutto il tempo anche solo di nominarmi? Bastava quello, ma i fessi non sono stati in grado di capirlo», ha spiegato Linus, chiudendo la lettera in questo modo. Una lettera di difesa dalle ultime accuse molto chiara e semplice, dal direttore editoriale delle Radio Gedi, direttore artistico di Radio Deejay, Radio Capital e One Podcast.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 5 Gennaio 2024, 14:58
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