Carroponte, stasera il live di Gabbani: "Ora non mi fermo, ma faccio a meno della scimmia"
di Massimiliano Leva
«Mi aspettano una quarantina di concerti», racconta lui. «È un momento magico, certo non mi sono ancora fermato. Dopo la vittoria a Sanremo, fermarsi ora sarebbe impossibile. Però sto raccogliendo il massimo». In che senso? «Nel senso che per anni ho faticato. Le mie canzoni erano belle anche prima, ma va bene così: il Festival di Sanremo è la dimostrazione che se hai qualcosa di dire al momento giusto nel posto giusto le cose funzionano».
E a quanto pare, tutto va a meraviglia: un pubblico eterogeneo, con spettatori che vanno da giovanissimi a famiglie, tutti come scossi da adrenalina. Perché lo scopo comune, per tutti, è la voglia di ballare al ritmo di Occidentali's Karma. «Certo - prosegue Gabbani la scaletta è stata costruita anche per questo: sono conscio del fatto che chi vieni oggi a sentirmi vuole ballare, vuole ascoltare Occidentali's Karma, ma non c'è niente di male in questo».
Le canzoni che in un'ora e mezza scorrono sul palco sono state pensate soprattutto per questo: Magellano, Tra le granite e le granate, La strada, In equilibrio, Clandestino, Eternamente ora, Susanna, una cover del brano di Celentano, e anche una versione rockeggiante, sempre da ballare, di Vengo anch'io. No, tu no di Enzo Jannaci. «È un artista che amo. Non mi paragono certo a lui ma lo sento molto vicino a me, per la sua ironia sottile e per quella voglia di raccontare nel profondo il mondo sempre facendo sorridere».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 29 Giugno 2017, 09:04
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