Il successo a 20 anni non è facile da gestire. La fama, i soldi e la popolarità possono farti rivalutare cose che ritenevi prima importanti, dopo superficiali, o cose che prima si facevano quotidianamente, dopo una rarità per i troppi impegni in agenda.
Nonostante tutto questo Valerio Braschi, il più giovane vincitore di Masterchef Italia, non ha mai smesso di cucinare per sé, per gli amici o per la sua famiglia. A settembre ha aperto un ristorante di cui è primo chef, ma anche socio e «il personale non lo sfrutta». Sarà per questo che un menu ammonta a 140 euro?
Dopo la vittoria
La sesta edizione del talent fu vinta da Valerio Braschi quando aveva solo 20 anni, e in unì'intervista al Corriere della Sera riporta come cambiò drasticamente la sua vita, rimanendo ancorato agli stessi valori di sempre.
Dopo Masterchef «si sono aperti scenari nuovi, tante possibilità: non ho fatto la furbata di andare a lavorare da qualche giudice, ho voluto intraprendere una carriera da autodidatta, imparare e fare tanta pratica», rivela il 26enne di Santarcangelo di Romagna, in provincia di Rimini. «Dal 2019 ho lavorato per quattro anni al ristorante 1978 a Roma, che ha ottenuto anche dei riconoscimenti dalle guide dell’Espresso, del Gambero Rosso e anche la Michelin (ma non la stella)».
Il ristorante a Milano
Lo chef poi spiega il perché del suo trasferimento a Milano: «Il mio socio mi ha proposto di aprire un ristorante qui e ho accettato, la trovo una grande opportunità anche considerando il fatto che ho 26 anni. Qui sono chef ma anche socio e ho in mano tutta la gestione del locale: ho deciso di fare dei turni di lavoro umani che ti permettono di riposarti e avere una vita anche fuori dalla cucina, che è la cosa più importante».
Un'apertura nella città della moda non molto semplice, spiega Valerio: «Difficile perché l’Italia non è un paese che sprona i giovani a investire, soprattutto in confronto ad altri paesi, come l’Inghilterra. Ci sono tanti giovani capaci...».
Il menu
E il menu da 140 euro? «Sono 10 portate, e il costo è rapportato alle materie prime che usiamo, di eccellenza, e poi c’è tanto lavoro dietro ai piatti», spiega l'ex vincitore di Masterchef, «Non facciamo piatti tradizionali. La definirei una cucina molto personale, propongo la mia idea: faccio piatti che sento miei, con le contaminazioni che vengono dai viaggi e dagli studi».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 21 Dicembre 2023, 08:01
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