Addio a Isabella De Bernardi, la Fiorenza di "Un sacco bello". Il cordoglio social di Carlo Verdone

Addio a Isabella De Bernardi, la Fiorenza di "Un sacco bello". Il cordoglio social di Carlo Verdone

di Stefania Cigarini

Ci sono ruoli che durano una vita e vite così brevi che sembrano durare solo qualche ciak. Isabella De Bernardi, la Fiorenza di “Un sacco bello” è morta ieri, 26 maggio 2021, a Roma, all’età di 57 anni (era nata il 12 luglio 1963) a causa di un male incurabile.

È morta Isabella de Bernardi, fu Fiorenza, la fidanzata Hippy di Verdone in «Un Sacco Bello»

Il ruolo di Fiorenza, la fidanzata hippie del bamboccione Ruggero/Carlo Verdone, dalla parlata strascicata e l’intercalare “romanaccio”, la fece diventare popolare di punto in bianco, nel 1980, e a quarant’anni di distanza, ancora ricordata dal grande pubblico.

Figlia dello sceneggiatore Piero, che scrisse con Leonardo Benvenuti il plot del film, deve quella parte - e il suo involontario esordio al cinema - a Verdone che la scelse dopo averla sentita litigare con la sorella a casa del padre durante la stesura della prima sceneggiatura.

Ed è proprio il regista e attore - informato sul set del suo prossimo film - a ricordarla con affetto e cordoglio su Instagram: «Resterà sempre per me una cara amica, un’attrice che ha esaltato una sequenza importante del film, una persona spiritosa, che resterà sempre nell’immaginario collettivo proprio per quella frase “Attento fascio, guarda che io a mi’ padre j’ho già sputato ‘n faccia, attento”. Riposa in pace, ti mando un grande bacio da qui» ha concluso.

De Bernardi ha poi lavorato in altri film di Verdone come Borotalco (1982) e Il bambino e il poliziotto (1989). E poi con Alberto Sordi ne Il Marchese del Grillo (1981) e Io so che tu sai che io so (1982). Aveva partecipato ad una delle prime serie tv italiane, I ragazzi della III C.

E aveva lasciato il cinema per la sua prima passione, il disegno e la grafica diventando art director per l’agenzia Young & Rubicam. «Sì, ma è incredibile come quasi ogni giorno la gente mi fermi per strada magari solo per farsi dire A stronzi!. So quarant’anni che mi chiedono di prenderli a parolacce», aveva detto a Franco Pasqualetti che, l’anno scorso, l’aveva intervistata per Leggo in occasione dell’anniversario del film. 
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Ultimo aggiornamento: Venerdì 28 Maggio 2021, 14:31
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