Ficarra e Picone in "Santocielo": «Il nostro film sugli angeli»

La nuova commedia dei comici siciliani

Ficarra e Picone in "Santocielo": «Il nostro film sugli angeli»

di Valerio Di Marco

In un regno dei cieli non più "teocratico" bensì "democratico", dove le decisioni non sono più prese dal solo Dio ma da un'assemblea di angeli, si vota per spedire sulla terra l'arcangelo Aristide (Valentino Picone) con la "mission" di ingravidare una nuova Madonna e farle dare alla luce il nuovo Messia che redimerà una volta per tutte il genere umano. Peccato però che l'emissario celeste sbagli obiettivo e insuffli il grembo di Nicola (Salvo Ficarra), professore bigotto e ossessionato dai suoi pregiudizi, facendolo diventare incinto. "Santocielo", al cinema dal 14 dicembre, è una storia in pieno spirito natalizio «nata dal desiderio di fare un film sugli angeli - spiega Ficarra - che però parla di temi all'ordine del giorno: amore, famiglia, diritti, pregiudizi, anziani». Del resto - aggiunge Picone - la vera saggezza è vedere le cose in modo naturale. Entriamo nel mistero dell'amore, che poi mistero non è. Ci chiediamo se è giusto mettere una regola sull'amore». Dopo "Il primo Natale“, film del duo comico siciliano campione d'incassi nel 2019, anche "Santocielo" tratta il tema religioso, ma con leggerezza e ispirandosi al piglio brillante di maestri dell'umorismo ebraico come Billy Wilder, Mel Brooks, Woody Allen, con l'aggiunta di un buon numero di scherzose citazioni, da Alfred Hitchcock a Steven Spielberg (tanto per restare in tema di ebraismo). «La religione è più evoluta di ciò che si pensa - dice ancora Picone -.

A renderla arretrata, e a volte antipatica, sono gli uomini. Mentre facevamo il film ci venivano idee a getto continuo, e più erano strane più ci piacevano». A interpretare Dio è Giovanni Storti, del trio Aldo, Giovanni e Giacomo: «Quando mi hanno proposto di interpretare l'Onnipotente non potevo rifiutare», scherza l'attore, al quale fa eco lo stesso Picone: «Mi auguro che il Dio vero somigli al nostro». Infine, sul momento del cinema italiano, Piccarra afferma che «quando c'è una storia in grado di scuotere il pubblico, il pubblico c'è».


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 6 Dicembre 2023, 16:17
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