La Scelta, le decisioni drammatiche di Ambra
Angiolini e Raoul Bova nel nuovo film di Placido

La Scelta, le decisioni drammatiche di Ambra ​Angiolini e Raoul Bova nel nuovo film di Placido

di Alessandra De Tommasi
ROMA – Ambra Angiolini e Raoul Bova diventano moglie e marito per Michele Placido… ma in crisi, dopo lo stupro subito da lei. La scelta che dà il nome alla pellicola, liberamente ispirata a L'innesto di Luigi Pirandello e in uscita domani in 230 sale, riguarda infatti una gravidanza inattesa e pone la coppia davanti a un bivio.





«La violenza – spiega l'attore – non vince sull'amore, anche se potrebbe distruggere il rapporto. Per la donna la decisione di tenere un figlio o abortire è difficile, si tratta di uccidere una vita che fa parte di lei, mentre l'uomo si sente impotente, quasi a metà, per non essere in grado di darle un bambino quando invece qualcun altro sembra riuscirci, anche se con la forza».



Alla scoperta dell'accaduto seguono silenzi, fughe, incomprensioni di vario genere, tra le mura domestiche e anche fuori. «Io non ho visto Laura, la protagonista, come una vittima – gli fa eco Ambra – decide di smettere di subire, diventa libera e coraggiosa per non correre il rischio di restare un “caso di cronaca”, di farsi mangiare la vita e il futuro da quell'incidente». E Valeria Solarino, che interpreta la sorella di lei, aggiunge: «La modernità di questo film è proprio in questo: la donna va avanti, vede il miracolo della vita in una storia d'amore assoluto, sia nella coppia che nei confronti di qualcuno che non ha colpa dell'accaduto».



Mettere in scena una tavolozza di emozioni contrastanti è stato faticoso: «Ho avuto paura – confessa Bova – e sono stato male io stesso per la rabbia che ha provato Giorgio, il mio personaggio, e questa sofferenza me la sono portata dietro, anche fuori dal set, e non mi è mai capitato così tanto. Il tema della violenza sulle donne mi sta particolarmente a cuore e continuerò a lottare e supportare iniziative che cercano di evitare che situazioni del genere accadano. Bisogna prenderne coscienza e riconoscere lo stalking come reato vuol dire fare passi avanti. Anche nel prossimo progetto, la fiction Task Force, che inizio a girare lunedì tra Roma e Marocco, se ne parla: Megan Mortaner interpreta una donna violentata a cui rapiscono la figlia».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 1 Aprile 2015, 11:48
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