Gli ultimi saranno gli ultimi, Paola Cortellesi
e Massimiliano Bruno ospiti a Leggo -Foto/Video

Gli ultimi saranno gli ultimi, Paola Cortellesi e Massimiliano Bruno ospiti a Leggo

di Michela Greco
ROMA - «Alcuni temi legati al nostro presente, sono stati messi da parte dal cinema per quasi 20 anni. Nell'ultimo periodo invece vedo un cambiamento nel pubblico: c'è un maggiore desiderio di conoscere la nostra realtà e questo si riflette sul successo di alcuni film che prima sarebbero stati ignorati».



È anche per questo che Massimiliano Bruno, alla sua quarta prova da regista, ha deciso di accantonare la commedia pura per rivolgersi a un racconto anche molto drammatico che affonda le mani nella realtà delle donne precarie che rischiano di perdere il lavoro quando restano incinte. In sala da ieri, Gli ultimi saranno ultimi affida la storia a Paola Cortellesi che, esasperata, si ritrova a puntare una pistola contro il suo capo. Ieri, in veste di "direttori per un giorno" di Leggo, l'attrice e il regista sono stati alle prese con le notizie di giornata, come quella sull'abbassamento della durata dei matrimoni: «Se permettessero ai gay di sposarsi - ha commentato Cortellesi - magari i loro matrimoni, desiderati così tanto e così a lungo, durerebbero di più e alzerebbero la media. Ho cari amici omosessuali che stanno felicemente insieme da 40 anni».











Secondo Massimiliano Bruno «la notizia non dovrebbe essere presa necessariamente come negativa: se un'unione non funziona più, può essere meglio separarsi».

Poi, tra i diamanti milionari offerti alla figlia da un magnate di Hong Kong e le scaramucce tra Belen, Gianni Morandi e Selvaggia Lucarelli, arriva il momento dello sport, e Bruno sfoggia la sua passione calcistica, che ha voluto inserire anche in Gli ultimi saranno ultimi: «Alessandro Gassmann è romanista - racconta - quando gli ho mandato la sceneggiatura ha accettato con entusiasmo di fare il film, sollevando solo un'obiezione: “Ma che mi fate fare il laziale?”. Infatti sul set, nonostante la grande professionalità, non riusciva a imparare la formazione della squadra per declamarla in una scena. So anche che ha scherzato nelle interviste dicendo che il suo personaggio è laziale perché è un superficiale».



Intanto, mentre il regista spiegava che questo film «è l'ennesimo atto di un amore artistico tra me e Paola», arrivava la bella notizia che Gli ultimi saranno ultimi è stato il miglior incasso tra i primi spettacoli ieri a Milano.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 13 Novembre 2015, 15:54
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