A Giugliano si abbracciano Italia e Spagna
per ricordare il salvataggio di Re Alfonso

A Giugliano si abbracciano Italia e Spagna per ricordare il salvataggio di Re Alfonso

di Stefano Prestisimone
NAPOLI - Una serata speciale per rievocare un momento drammatico della storia del sud Italia: la battaglia di Giugliano di Napoli del 24 dicembre 1437. Un evento cui parteciperanno stasera dalle 19 anche il console di Spagna e il sindaco della cittadina in provincia di Napoli. Lo storico Pio Iannone è riuscito a ricostruire i momenti epici e drammatici della battaglia del 1437 in cui c'era nel mirino l'uccisione del re Alfonso D'Aragona. Per ucciderlo e sovvertire gli equilibri dell'Europa di quel periodo, al Cardinale Vitelleschi ed al mercenario Caldora furono affidati 3.000 uomini e 3.000 cavalli. L'agguato fu compiuto la notte del Santo Natale, le vie di fuga verso Napoli e Pozzuoli completamente presidiate e sbarrate, il lavoro sporco a presidio del territorio confinante fu affidato agli aversani. Rimase un solo corridoio per scappare, e solo il coraggio e la lealtà dei giuglianesi alla Corona Aragonese, riuscì a far mettere Alfonso V in salvo verso Capua. Ma per questa presa di posizione Giugliano fu messa a ferro e fuoco. Stasera alle 19 durante la visita guidata alla monumentale Chiesa di Santa Sofia, alla presenza del Console di Spagna, Pio Iannone, con la collaborazione di Andrea D'Alterio e Gianfranco Russo,ricostruirà i momenti più drammatici di un episodio ancora tutto da scoprire . A completamento della parte storica seguiranno notizie sulla Chiesa e sui dipinti. E infine toccherà alla cena storica, con i piatti secondo la tradizione di quel tempo, ovvero oltre 500 anni fa. Questo il menù: Vino bianco speziato con chiodi di garofano, bacche di ginepro e foglie di alloro, Zuppa di fagioli occhiello con pane “mense”, Minestra di verdure a foglie, zucca lunga napoletana e carni di porco semibrado, La pasta nelle radici del gusto medievale, Lagane e ceci all’aglio, Fusilli di pasta fresca con lardo rosa di porco e pecorino stagionato, La cacciagione, le salse ed i fichi di Giugliano, Il cinghiale selvatico con salsa di fichi secchi, Il porco semibrado con salsa di prugne, Scarole alla brace, Dessert: La torta di pane con uvetta e pinoli, Il migliaccio. Malvasia, Asprinio da viti maritate a pioppo, Piedirosso. Tutto a cura della chef patron executive, Gena Iodice del Ristorante La Marchesella di Giugliano.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 5 Febbraio 2016, 14:13
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