Scuola, ecco il piano biennale per le assunzioni dei precari dal 2018
di Lorena Loiacono
E il metodo da utilizzare dovrebbe seguire le orme dello schema già adottato dalla ministra Madia per assumere le educatrici dei nidi e le maestre delle scuole materne, uno dei settori in cui è maggiormente presente la questione del precariato. Si tratta quindi di permettere alle singole amministrazioni di utilizzare la spesa destinata al lavoro flessibile per i posti a tempo indeterminato. Il nodo cruciale del progetto, targato Madia, sarà d'ora in poi l'utilizzo esclusivo del concorso per mettere al centro del reclutamento il reale fabbisogno di personale.
Di fatto si passa dalla pianta organica precostituita alla necessità reale. Ma prima è necessario assorbire tutti i precari impiegati nella pubblica amministrazione da anni. Le assunzioni dovranno quindi procedere su di un binario per garantire da un lato l'entrata in servizio a tempo indeterminato dei vincitori di concorsi fino ad oggi con contratti a tempo, dall'altro lo smaltimento delle fila dei precari storici, forti di anni di esperienza nella pubblica amministrazione, con posti destinati appositamente.
Una volta assorbiti i precari, si procederà esclusivamente per concorso su posti necessari. Una novità che va di pari passo con quanto richiesto dall'Unione Europea contro l'abuso del precariato su cui l'Italia è ampiamente fuori norma. E si potrebbe ripartire proprio dalle maestre: il settore dell'istruzione infatti, nonostante il piano straordinario di assunzioni messo a punto dall'ex premier Renzi, non ha affatto eliminato la supplentite.
Ultimo aggiornamento: Martedì 31 Gennaio 2017, 09:10
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