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Pillola dei 5 giorni dopo: "La ricetta resta obbligatoria"
ROMA - Prescrizione obbligatoria per il contraccettivo d'emergenza della cosiddetta 'pillola dei 5 giorni dopò e test di gravidanza solo se l'anamnesi induce ad un sospetto di gravidanza in corso. È questa, secondo quanto si apprende, la posizione espressa dal Consiglio superiore di Sanità nel parere richiesto dal ministro Lorezin sulla questione.



PRESCRIZIONE CONTRO RISCHI È stato deliberato oggi il parere del Consiglio superiore di Sanità sulla cosiddetta 'pillola dei 5 giorni dopo': «In attesa dei dettagli del dispositivo, la decisione è che il farmaco EllaOne debba essere venduto in regime di prescrizione medica indipendentemente dall'età della richiedente». Lo afferma il ministero della Salute, rilevando che ciò è «soprattutto per evitare gravi effetti collaterali nel caso di assunzioni ripetute in assenza di controllo medico».



GARAVINI (pd): IL PARERE CHE TEMEVAMO". «Il Consiglio Superiore di Sanità ha espresso il parere che temevano. A due giorni dall'8 marzo, per le donne italiane è in arrivo un pessimo regalo, cioè potranno usare la pillola 'dei 5 giorni dopò solo con la ricetta medica, al contrario di quanto accade in tutta Europa dove si può acquistare liberamente perchè non si tratta di un farmaco abortivo ma di un contraccettivo di emergenza (agisce ritardando l'ovulazione)»: così Laura Garavini, dell'Ufficio di Presidenza del Gruppo del Pd della Camera. «Solo pochi giorni fa - aggiunge - il Parlamento tedesco ha approvato una legge, nata da un'iniziativa legislativa del governo, che permette la vendita di EllaOne senza prescrizione medica.
Ci auguriamo perciò che il ministro Lorenzin decida guardando all'Europa e con l'obiettivo di dare più diritti e libertà alle donne italiane».




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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 11 Marzo 2015, 11:25
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