Scuola, il rebus maturità: troppi annunci senza istruzioni a un mese dalle prove
di Lorena Loiacono
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LA TEMPISTICA
Prima si passa per l'esame di terza media: annullato e poi sostituito da un colloquio online. Si sarebbe dovuto svolgere entro la fine dell'anno scolastico ma i presidi, calendario alla mano, hanno chiesto di avere più tempo. E allora le indicazioni sono cambiate: si potrà svolgere anche dopo la fine delle lezioni. Ma ad oggi molte scuole non sanno ancora come organizzarsi. Si arriva poi al grande tema dell'esame di maturità: quando sembrava che fosse stato detto davvero tutto, è arrivato il parere del Consiglio superiore della pubblica istruzione e ha posto problemi non da poco.
Da un lato il ministero dell'istruzione che, su indicazione del comitato tecnico scientifico, ha stabilito che l'unica prova d'esame potrà svolgersi in presenza a scuola con il candidato seduto difronte alla commissione: vale a dire uno studente, sei docenti interni e un presidente esterno. Per un totale di 8 persone. A cui però potrebbero aggiungersi amici o genitori per ascoltare e questo è un primo dilemma. Sul fronte dei dispositivi di sicurezza va stabilito come sanificare i locali, quante aule utilizzare e con quali spazi. La mascherina sarà obbligatoria? I guanti o il disinfettante ci saranno? E il termoscanner? Sono tutte domande che le scuole si pongono, sia per l'esame di maturità sia per il ritorno a settembre. E' ormai chiaro infatti che la maturità sarà il banco di prova per capire se gli istituti sono pronti alla riapertura in sicurezza. Quindi i due passaggi sono legati a filo doppio.
I DUBBI
Così come le preoccupazioni delle famiglie italiane che aspettano il ritorno a scuola, in sicurezza ovviamente, per riprendere a lavorare a pieno regime. E questa serie di norme in divenire non rende certo vita facile alle famiglie.
L'Associazione nazionale dei presidi si è rivolta alla ministra Azzolina frenando sugli esami in presenza: «Ribadisco le perplessità ha sottolineato il presidente Antonello Giannelli - in merito all'opportunità di far svolgere i colloqui in presenza. Sebbene il Comitato tecnico scientifico lo abbia autorizzato». Non solo, ieri è arrivata la stroncatura degli esami in presenza anche da parte del Consiglio superiore della pubblica istruzione, dopo una riunione plenaria durata 12 ore: «Serve un protocollo di sicurezza nazionale stringente, dettagliato e prescrittivo a garanzia della salute di tutto il personale coinvolto e degli alunni. In sua assenza o nell'impossibilità di poterne applicare le prescrizioni è indispensabile prevedere che gli esami di maturità avvengano a distanza».
Un nuovo cambio all'orizzonte? Probabilmente no, perché dal ministero dell'istruzione fanno sapere che «il protocollo di sicurezza per gli esami di Stato è praticamente pronto e sarà reso noto a breve. Il lavoro va avanti da giorni insieme al comitato tecnico-scientifico del ministero della salute e consentirà di svolgere gli esami in sicurezza. Si tratta di regole chiare, attuabili, che tuteleranno studenti e docenti». Probabilmente il candidato alla maturità potrà avere un solo accompagnatore e l'aula verrà pulita dopo ogni sessione con uscite ed entrate scaglionate.
LE REGOLE
A breve dovrà essere pubblicato anche il protocollo per la sicurezza a scuola. Se l'esame di maturità interessa mezzo milione di studenti e decine di migliaia di docenti, il rientro tra i banchi interessa 8 milioni di studenti e qualcosa come un milione tra docenti e personale amministrativo. Anche qui le questioni da chiarire non mancano: i bambini della scuola materna e delle elementari come potranno sedersi in classi pollaio? Probabilmente saranno divisi in gruppi mai docenti per tutti non ci sono, avranno ore alternative come musica e teatro ma si andranno a perdere ore di lezione? Per i più grandi torna invece la didattica a distanza, probabilmente a gruppi alterni: è questa una delle idee al vaglio. Ma in questo modo potrebbero tornare anche i problemi vissuti, fino ad oggi, con la didattica online tra connessioni mancanti e dispositivi da acquistare. I fondi alle scuole stanno arrivando ma bisognerà mettersi in riga per settembre.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 15 Maggio 2020, 11:37
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