«Streptococco A, forme più gravi dopo la pandemia di Covid. Ma ora la frequenza sembra in discesa»

Venerdì 9 Febbraio 2024, 20:41 - Ultimo aggiornamento: 21:53

I ceppi di streptococco A

«Abbiamo avuto la fortuna di avere» campioni «conservati e quindi abbiamo fatto l'analisi filogenetica per verificare se ci fosse un collegamento diretto fra i casi che avevano sviluppato l'infezione invasiva. Cosa che in realtà non è stata dimostrata – spiega all'Adnkronos Salute Alessandra Bandera, direttrice della Struttura complessa di Malattie infettive del Policlinico di Milano, fra gli autori del lavoro –. Quello che abbiamo visto è che i ceppi isolati dai pazienti con forme severe non hanno tutti lo stesso genotipo. Non c'è un unico "identikit", insomma, per i ceppi che hanno dato poi seguito a un quadro clinico severo. E quindi possiamo dire che non c'era una catena di trasmissione che ha sostenuto questo aumento di casi severi o una trasmissione diretta fra di loro. Multipli tipi hanno dato luogo a questo tipo di infezioni».

© RIPRODUZIONE RISERVATA