Strage di Palermo, i figli Emanuel e Kevin torturati con catene e attrezzi da camino. Prima era stata uccisa la moglie

Mercoledì 14 Febbraio 2024, 16:48 - Ultimo aggiornamento: 15 Febbraio, 09:03

Il legale della coppia che ha partecipato allo sterminio

«Massimo Carandente ha subito in carcere delle intimidazioni, gli hanno anche lanciato della frutta dalle gabbie. E ha subito offese all'indirizzo della compagna, Sabrina Fina». A parlare è l'avvocato Sergio Sparti che difende, con il fratello Vincenzo Sparti, la coppia fermata con l'accusa di avere partecipato allo sterminio della famiglia di Giovanni Barreca ad Altavilla Milicia (Palermo). «Attualmente sono in isolamento perché non possono essere tenuti insieme con gli altri detenuti», dice ancora Sparti.

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