Strage di Altavilla, Barreca accusa la coppia diabolica: «Mi hanno drogato». Il Ris analizza gli avanzi di cibo

«Non ero in me, ero come imbambolato. Sabrina e Massimo mi hanno fatto bere qualcosa», ha detto al suo avvocato

Strage di Altavilla, Barreca accusa la coppia diabolica: «Mi hanno drogato». Il Ris analizza gli avanzi di cibo

di Redazione Web

Nuovo capitolo sul caso della strage di Altavilla. Giovanni Barreca, il 54enne che avrebbe ucciso e torturato la moglie e due dei suoi tre figli, ha raccontato di essere stato drogato dai Sabrina Fina e Massimo Carandente, la coppia che si era insiediata nella villetta di Altavilla e avrebbe preso parte al massacro. 

«Non ero in me, ero come imbambolato. Sabrina e Massimo mi hanno fatto bere qualcosa», ha detto al suo avvocato Giancarlo Barracato secondo il Giornale di Sicilia. Intanto il Ris ha portato via dalla villetta alcuni avanzi di cibo, per cercare tracce di sostanze che potrebbero confermare la versione di Barreca. Sulla posizione del muratore sta lavorando anche la criminologa Roberta Bruzzone, che lo ha ascoltato in carcere. 

Attesa per analisi tabulati cellulari

Il riscontro potrebbe arrivare dai tabulati telefonici che dovranno «raccontare» i movimenti di Sabrina Fina e Massimo Carandente, la coppia accusata di aver partecipato, insieme al miratore di Altavilla Milicia Giovanni Barreca, al folle esorcismo terminato con gli omicidi della moglie e di due figli dell'uomo.

Mentre il legale del muratore ha scelto la linea dell'infermità mentale, incaricando due psicologi di valutare la capacità di intendere e di volere di Barreca, l'avvocato di Fina e Carandente, Marco Rocca, sta per formalizzare la richiesta di interrogatorio dei suoi assistiti che vogliono dare alla Procura di Termini Imerese la loro versione.

La coppia ammette di aver frequentato la casa di Barreca in cui si sono svolti i «riti di preghiera» - i tre indagati erano convinti che le vittime fossero possedute dal demonio - ma nega di aver partecipato alle violenze e, soprattutto, di essere stata nell'abitazione al momento dei delitti. A riscontro di questa loro versione dei fatti i tabulati dei cellulari, che consentono di localizzare i telefonini in base alle celle agganciate, saranno decisivi. Il legale ha parlato con Fina nei giorni scorsi e attende di sentire il compagno per mettere nero su bianco la richiesta di interrogatorio e predisporre una linea difensiva.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 14 Marzo 2024, 14:18
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