ReTro come Dolly, gli scienziati cinesi clonano la prima scimmia: «Era sana, ha vissuto per 2 anni»

Martedì 16 Gennaio 2024, 17:56 - Ultimo aggiornamento: 18:42
L'entusiasmo degli scienziati

Si tratta di una "tappa fondamentale" della medicina rigenerativa, commenta il biologo dello sviluppo Carlo Alberto Redi, presidente del comitato etico della Fondazione Veronesi e membro dell'Accademia dei Lincei. «È importante distinguere la tecnica dal prodotto della tecnica – aggiunge – anche perché nessuno sulla Terra può ragionevolmente pensare di utilizzare questa tecnica ai fini della clonazione umana».

Sono invece «eticamente rilevanti» le ricadute benefiche nell'uomo. I cloni di scimmia sono, infatti, un "modello importantissimo per la biologia e la medicina e, di conseguenza «utilizzare la tecnica e non proibirla, come purtroppo accade in Italia», aggiunge Redi, permetterebbe ricadute in molti ambiti scientifici: dalla comprensione dell'infertilità alla salvaguardia di animali in via di estinzione, allo studio di molte malattie mitocondriali.

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