Saluto romano, la Cassazione: «È reato quando non è commemorativo». Cosa dice la legge Scelba e che pena prevede

Giovedì 18 Gennaio 2024, 16:49 - Ultimo aggiornamento: 20:52

La motivazione

«La "chiamata del presente" o "saluto romano" è un rituale evocativo della gestualità propria del disciolto partito fascista e i per i giudici è idonea a integrare il concreto pericolo di riorganizzazione del disciolto partito fascista» si legge nella motivazione provvisoria.

Gli Ermellini, i giudici della Cassazione, ritengono che «a determinate condizioni può configurarsi» anche la violazione della legge Mancino che vieta «manifestazioni esteriori proprie o usuali di organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi che hanno tra i propri scopi l' incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi».

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