«Ho 80 anni e mia figlia mi costringe a occuparmi di mio nipote autistico. Se non posso si arrabbia e dice che sono una cattiva nonna»

Mercoledì 17 Gennaio 2024, 15:04 - Ultimo aggiornamento: 20:16

La risposta di Philippa

Secondo Philippa, la figlia della nonna non prende in considerazione il fatto che anche la mamma possa avere una vita sua e anche se ammette di non avere idea di cosa possa aver causato questo atteggiamento, prova a fare delle ipotesi: «Forse è arrabbiata per la sua infanzia o magari vuole incolpare qualcuno per le difficoltà che incontra nella vita. In ogni caso, sono più preoccupata per ciò che sta accadendo a te: nel tentativo di dimostrare che non sei una "cattiva madre" ti senti obbligata ad andare oltre i tuoi limiti».

Per quanto riguarda il consiglio su come procedere, Philippa crede che l'unico modo di cambiare la situazione sia imparare a dire di "no", nonostante la paura per la figlia e il fatto che possa adottare un atteggiamento ancor più spiacevole: «I segni del fatto che tu sia vittima di "bullismo" sono le sue aspettative irrealistiche e le richieste irragionevoli. Altri segni di atteggiamenti simili negli adulti sono: colpevolizzare te quando hanno torto, non considerare validi i tuoi pensieri e sentimenti, creare drammi inutili, ricatti emotivi, comportarsi in maniera accondiscendente, prenderti in giro in maniera insistente, accusarti di essere egoista, usare il trattamento del silenzio e rigirare membri della famiglia contro di te».

Ciò che è importante e viene più volte sottolineato è la necessità per la donna di riconoscere i segni e dire basta, non lasciare che la figlia la manipoli: «Se mostra segni simili, metti giù il telefono oppure lascia la stanza. All'inizio, forse, ti sentirai in difficoltà nel mettere dei limiti, ma mostrati sicura di te». Infine, Philippa aggiunge che se la figlia dovesse farsi violenta, può rivolgersi direttamente alla polizia: «Il tuo benessere deve essere la priorità».

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