Battaglie e accordi
Attori, scrittori, giornalisti ed altri "creativi" che hanno messo il loro lavoro online temono che l'IA possa apprendere dai loro contenuti e provvedere dei "chatbot" alternativi ed altre fonti di informazione, senza alcuna forma di compensazione.
Ma la causa del Times è la prima di una grande testata contro OpenAI e Microsoft, i brand principali di intelligenza artificiale. Insomma, le due società vengono accusate di avere sfruttato in maniera gratuita «il massiccio investimento del Times sul suo giornalismo e di usarlo per costruire prodotti sostituitivi senza permesso né pagamento».
Altri gruppi editoriali si sono portati avanti. OpenAI, a dicembre, ha annunciato una collaborazione con Axel Springer, editore di Business Insider, Politico, Bild e Welt: userà i contenuti di queste pubblicazioni in cambio di un corrispettivo monetario, che non è stato rivelato.