Nada Cella uccisa in ufficio, caso riaperto dopo quasi 30 anni. La mamma: «Oggi è un giorno triste». La maestra Annalucia Cecere rischia il processo

Giovedì 15 Febbraio 2024, 12:43 - Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio, 14:37

I testimoni

Poi ci sono i testimoni oculari ma o sono morti oppure, nel clima di omertà che ha pervaso Chiavari in quel periodo, sono sempre rimasti anonimi. In diversi videro una donna fuggire dal luogo del delitto, in motorino e in un caso sporca di sangue. La più rilevante, una mendicante che si trovava a pochi metri dal portone di piazza Marsala, non è più in vita. Una sola delle fonti anonime è ancora in vita ed è stata identificata: è una donna che abitava accanto a Cecere in piazza Dante a Chiavari: ha raccontato che Cecere le aveva confidato di aver fatto proposte sentimentali a Soracco e che quella mattina del 6 maggio Cecere era uscita di casa molto prima del solito e anche che quel giorno eccezionalmente aveva poi steso tutti i vestiti lavati, comprese le scarpe e alcuni stracci. Ancora: c’è la figlia della vicina di casa che indicò nelle 9 l’orario d’ingresso nello studio da parte di Marco Soracco. Secondo la Procura quindi Soracco vide Cecere subito dopo il delitto (commesso alle 9.01 del mattino) ma il commercialista ha sempre negato, dicendo di essere sceso circa 15 minuti dopo, di aver visto Nada in una pozza di sangue e di aver pensato a un malore.

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