Trump a processo, le difficoltà dell'ex presidente: «Non sa stare seduto e tranquillo». I problemi con la "dieta" forzata

Costretto a rinunciare alle sue dodici lattine di Diet Coke e al suo sandwich col polpettone

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di Morgana Sgariglia

Donald Trump a processo a New York. Il tycoon deve rispondere a 34 capi d'imputazione legati alla falsificazione di documenti finanziari per coprire il pagamento di 130mila dollari alla pornostar Stormy Daniels che aveva minacciato di rivelare, durante la campagna elettorale 2016, di aver fatto sesso con lui, al tempo in cui la moglie aveva appena partorito il loro figlio, Barron.

I punti di riferimento quotidiani del tycoon 77enne sono crollati, a partire dal cibo.Le foto dal tribunale, infatti, mostrano la sua faccia smunta. «Per lui non c'è niente di peggio del stare seduto e tranquillo», riferisce l'amico miliardario John Catsimatidis al Washington Post. L'ex presidente non si sente bene quando non spadroneggia.

La "dieta" del tycoon

Trump non vive senza dodici lattine di Diet Coke al giorno e le barrette di cioccolato. L'imprenditore è abituato a fare colazione con uova e bacon senza caffè o tè. È un amante del polpettone, tanto che apparve nel 2005 con la moglie Melania nel programma di Martha Stewart a preparare un sandwich col polpettone, uno dei suoi piatti preferiti.

A cena impazzisce per i fast-food come McDonald's, Burger King e KFC, perché pensa che le catene siano più controllate e pulite rispetto ad uno sconosciuto ristorante qualunque. Il suo ordine preferito, secondo Corey Lewandowski, manager della sua precedente campagna elettorale, è: «una cena completa da McDonald's con due Big Mac, due panini Filet-O-Fish e un piccolo frullato al cioccolato, per un totale di 2.430 calorie». 

Tutto questo gli è proibito all'interno del processo, in cui beve solo acqua. Nonostante Lewandowski dica che sappia stare 14 o 16 ore evitando il cibo, l'ex presidente ha bisogno di un minimo di zuccheri per mantenere l'energia nel corso della giornata.

Le lamentele di The Donald

Il tycoon non sa stare un attimo fermo. Tanto che il giudice Juan Merchan lo ammonisce ogni volta che tenta di alzarsi prima del tempo. Trump è costretto a stare seduto, zitto e buono, ad ascoltare.

Il miliardario si è anche lamentato della temperatura dell'aula. «Qui si gela» ha commentato all'apertura del processo. Il suo avvocato, Todd Blanc, ha chiesto se si potesse alzare il riscaldamento ma il giudice gli ha risposto che se lo avessero fatto, avrebbero raggiunto i 30 gradi.

Ha dovuto anche saltare il compleanno di sua moglie Melania, 54 anni, recentemente tornata ad apparire in pubblico per la sua campagna elettorale. The Donald dovrà abituarsi: lo aspettano altre cinque settimane di processo.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 29 Aprile 2024, 16:45