Il rapporto con Camilleri
«Con Camilleri ho condiviso questo avvio verso la cecità. A un certo punto, un giorno mi disse, quando stavamo perdendo la vista tutti e due: "Vincenzino vieni che ti voglio abbracciare" e io "Andrea se ci incontriamo" (ride, ndr)"». Camilleri disse a Mollica che quando avrebbe perso la vista i sogni sarebbero diventati più vividi. I colori sarebbero diventati più nitidi: «Mi disse che dopo aver perso la vista, tutti gli altri sensi tornavano in soccorso».