La «squadra dei suicidi»
L'inchiesta di questa settimana ha stabilito che Mia è stata vittima di bullismo «sugli autobus, in classe e a casa» da parte di un gruppo di ragazzi che «ancora maltrattano altri studenti».
Mia, il cui gruppo di amici è stato etichettato come la «squadra dei suicidi», mesi prima della sua morte è stata presa di mira anche online. Le sue foto sono finite anche in un ignobile gruppo Snapchat per soli ragazzi che ridicolizzava e pubblicava foto di nudo delle studentesse. Altre immagini del gruppo mostrano i volti delle ragazze photoshoppati su corpi di pornostar.